Mondo
I 40 anni dell’Afmal
L'associazione patrocinata e supportata dall’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio e dalla Provincia romana dei Fatebenefratelli ha celebrato ieri il compleanno con un annuncio a sorpresa di Stefania Sandrelli: «Adesso è venuto il momento di passare da testimonial a volontaria sul campo»
di Paolo Biondi
«Sono arrivata piano piano, un passo alla volta, 5-6 anni fa. Poi negli ultimi anni non sono mai mancata. Adesso sento che è venuto il momento di partire». L’annuncio di Stefania Sandrelli lascia tutti di stucco, persino le cicale sugli alberi del parco della curia del Fatebenefratelli smettono per un attimo di frinire. Poi parte, fragoroso, un applauso dei tanti radunati per festeggiare i 40 anni dell’Afmal, l’Associazione con i Fatebenefratelli per i malati lontani.
L’attrice, in questi anni testimonial dell’ong patrocinata e supportata dall’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio e dalla Provincia romana dei Fatebenefratelli, ha deciso quindi di passare dalla parte dei tanti volontari che supportano le iniziative dell’Afmal. La notizia coglie di sorpresa pure fra Pietro Cicinelli, presidente dell’Afmal, che ha condotto la festa per i 40 anni – nacque nel 1979 – dell’Associazione
I numeri della ong la descrivono: 70 Paesi interessati dalle sue opere assistenziali in America latina, Africa, Asia, Balcani e Oceania; 1.600 medici locali coinvolti nei progetti umanitari; 6.500 le persone visitate con il progetto Oasi della salute; 12.500 persone ospitate nel Centro notturno di Palermo; 12.600 pasti distribuiti nel Centro di Palermo; 4 progetti in Italia per poveri, malati e senza tetto.
Nel corso della festa sono state proiettate le immagini di alcune delle iniziative dell’Afmal in giro per il mondo: Ghana, Sri Lanka, Filippine, Senegal, Mali, Pechino, Cile, Israele… con alcune testimonianze dirette di medici volontari. Sono stati ricordati anche gli interventi di Protezione civile e, mentre le immagini mostravano un aereo da trasporto militare C27J Spartan che scaricava in un Paese africano un ospedale da campo, Fra Gerardo D’Auria, vicepresidente e segretario generale dell’Afmal, ha ricordato che «aiutare gli altri e soprattutto i malati è l’essenza del nostro Ordine ospedaliero secondo il carisma dell’ospitalità di San Giovanni di Dio».
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