Welfare

Mattarella: «Non è sufficiente una legislazione sofisticata, bisogna attuarla”

Promossa dall'Anmil oggi si è celebrata la 66° Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro a Venezia e in tutte le provincie. Il messaggio di Mattarella, gli interventi di parte sociali e Governo e le rivendicazioni dell'Associazione in allegato

di Redazione

Si è svolta a Venezia la “66. Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, organizzata dall' Anmil-Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, sotto l'Alto Patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati e del comune di Venezia.

La giornata si è aperta con la cerimonia religiosa, celebrata dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, alla chiesa di San Salvador che ha ricordato come non sia sufficiente invocare il “diritto al lavoro” ma sia urgente chiedere il “diritto a un lavoro dignitoso”.

Per nulla retorico il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si è così espresso: “La sicurezza sul lavoro è una priorità e costituisce il banco di prova dell'efficienza di un Paese. Sul tema non è accettabile alcun calo di attenzione da parte delle istituzioni e delle forze sociali. Qualsiasi incidente sul lavoro è infatti intollerabile, e anche una sola vittima infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile". “Un tema essenziale in questo senso – prosegue Mattarella – è quello dell'effettività delle norme. Non è sufficiente dotarsi di una legislazione sofisticata, occorre altresì che essa venga concretamente attuata, anche nella disciplina di dettaglio". Mattarella si rivolge quindi alle autorità presenti al convegno Anmil di Venezia, per un invitarle ad adoperarsi "affinche' vuoti di legislazione non si traducano in assenze di tutele per i lavoratori e in incertezze applicative per i datori di lavoro". "L'attuazione dei provvedimenti sulla sicurezza sul lavoro, a partire da quelli che discendono dal testo unico promulgato nel 2008 – conclude – deve assumere un significato prioritario".

A seguire un talk show condotto da Riccardo Bonacina in cui hanno preso la parola i rappresentanti delle parti sociali, del Parlamento e del Governo.

Susanna Camusso (Cgil): al processo di alternanza scuola-lavoro si deve accompagnare la copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro per gli studenti. Serve una cultura della sicurezza per rafforzare il concetto che la sicurezza è un costo che si può ridurre.

Vincenzo Morgante (Direttore Tgr): è necessario una informazione più puntuale e meno emozionale. Bisogna lavorare per sconfiggere l’indifferenza.

Gigi Petteni (Cisl): ha sottolineato l’importanza dell’informazione e della formazione. Decisivo è il ruolo della testimonianza diretta delle vittime del lavoro. Azione decisa per la ricollocazione al lavoro degli infortunati.

Pierangelo Albini (Confindustria): la chiave vincente per affrontare i temi della sicurezza è l’attenzione all’aspetto umano, per una nuova cultura del lavoro.

Massimo De Felice (Commissario Inail): fondamentali sono gli interventi nelle scuole ed è importante la funzione della testimonianza, ma la sicurezza dovrebbe essere trasversale a tutte le materie di insegnamento.

Francesco Rampi (Civ Inail): tra le lacune nella tutela assicurativa è indispensabile mettere in primo piano la dignità della persona ed eliminare le franchigie ed estendere l’assicurazione a tutto il mondo della scuola.

Cesare Damiano (Commissione lavoro Camera): tra tante negatività va comunque sottolineato quanto è stato fatto per regolarizzare i voucher ma al Ministro Poletti va riconosciuto anche il merito di aver portato a conclusione l’iter del decreto che stabilisce l’efficiente funzionamento del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP).

Maurizio Sacconi (Commissione lavoro Senato): inserire la questione salute e sicurezza sul lavoro tra le norme accettate da tutti i paesi che fanno parte dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Pier Paolo Baretta (sottosegretario Mef): sui temi della sicurezza abbiamo già stanziato risorse economiche e ne metteremo altre accompagnando le intese delle parti sociali, in materia di welfare aziendale.

Giuliano Poletti (Ministro Lavoro e politiche Sociali): stretto collegamento tra età, attività lavorativa svolta, rischio infortunio o malattia professionale e diritto alla pensione e in questo senso stiamo lavorando.

In allegato le rivendicazioni dell'Anmil che nel dibattito sono state presentate dal Presidente dell'Associazione Franco Bettoni


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