Formazione

Afghanistan: 550 mila i rimpatriati

l'UNHCR chiede aiuto, occorrono ulteriori risorse per garantire la sostenibilità del rimpatrio.

di Redazione

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Ruud Lubbers ha oggi annunciato che oltre 500mila rifugiati afghani hanno fatto ritorno nel proprio paese da quando, nove settimane fa, l’UNHCR ha cominciato ad assisterli nel rimpatrio. L’Alto Commissario ha però avvertito che all’interno di questo paese sconvolto dalla guerra e dalla siccità c’è bisogno di ulteriori risorse per garantire la sostenibilità del rimpatrio. “Molti afghani stanno tornando a casa quasi senza niente” ha aggiunto Lubbers, che attualmente si trova a New York per dei meeting delle Nazioni Unite. “I donatori dovranno assicurare che il massiccio rimpatrio in atto sia sostenibile nel lungo periodo. Ciò significa che l’assistenza per il risanamento e lo sviluppo dovrà raggiungere immediatamente le città e i villaggi rurali”. Oltre al mezzo milione di rifugiati già rientrati da Pakistan, Iran e dai paesi dell’Asia centrale, più di 150mila sfollati hanno fatto ritorno nei propri villaggi. Tale cifra di oltre 650mila rimpatri rappresenta più del 54% dell’obiettivo dell’UNHCR per il 2002. Per quest’anno infatti l’agenzia ha in programma di assistere nel rimpatrio 1,2 milioni di afghani. “Siamo soddisfatti per il ritmo del rimpatrio, ma dopo decenni di guerra è necessario che al loro ritorno gli afghani possano contare su un futuro sostenibile” ha affermato l’Alto Commissario. Cresce intanto la pressione sull’Autorità ad interim per l’Afghanistan (Afghan Interim Authority) e sulle agenzie umanitarie perché soddisfino le aspettative della popolazione afghana, ormai stremata dalla guerra. “E’ urgente che l’Autorità ad interim per l’Afghanistan venga sostenuta e che i progetti di sviluppo siano avviati affinché gli afghani si rendano conto che il Governo centrale è impegnato nella fornitura di servizi e che l’aiuto dei donatori sta gradualmente diminuendo” ha dichiarato Lubbers. “Il successo di lungo periodo del processo di rimpatrio sarà minacciato se l’assistenza non raggiungerà gli afghani nelle aree di origine e se l’economia del paese non si rimetterà in moto” ha aggiunto. Attualmente l’UNHCR sta spendendo 23,5 milioni di dollari – quasi 27 milioni di euro – per acquistare travi e altro materiale per gli alloggi da distribuire a coloro che rimpatriano e che hanno bisogno di ricostruire le proprie abitazioni. Al loro ritorno, gli afghani già ricevono teli di plastica impermeabili o tende, ma molte persone in questo paese lacerato dalla guerra hanno bisogno di ricostruire le proprie case, in particolare gli oltre 500mila rimpatriati che per molto tempo sono stati fuori dal paese. Per il periodo di 15 mesi che terminerà nel dicembre 2002, l’UNHCR ha richiesto 271 milioni di dollari – pari a circa 310 milioni di euro, dei quali sono stati contribuiti 171 milioni di dollari, oltre 195 milioni di euro. L’operazione costa più di 20 milioni di dollari al mese, quasi 23 milioni di euro. L’Alto Commissariato sta finanziando vari progetti in tutto l’Afghanistan per fornire protezione e assistere la reintegrazione degli 1,2 milioni di rifugiati e sfollati afghani che si calcola faranno ritorno quest’anno, così come per assistere i circa 3 milioni di rifugiati afghani nei paesi limitrofi. <>


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