L’Assemblea generale dell’Onu dedicata ai diritti dei bambini, apertasi oggi a New York, è il primo vero ‘vertice’ sull’infanzia. Il ‘summit’ tenuto nel 1990 non era infatti un incontro ufficiale delle Nazioni Unite. Ecco alcuni ‘numeri’ della manifestazione.
LA PORTATA DELLA CRISI I bambini hanno un disperato bisogno di aiuto, come testimoniano i dati forniti dall’Unicef. Nel mondo 2 miliardi e 150 milioni di loro non hanno abbastanza da mangiare; 11 milioni muoiono prima dei cinque anni; 120 milioni non possono andare a scuola; ogni anno, 10 milioni muoiono per cause che potevano essere facilmente scongiurate; 300 mila sono bambini-soldato.
DURATA DEL VERTICE– Il lavori abbracciano un arco di tre giorni, da oggi fino a venerdi prossimo.
CAPI DI STATO E DI GOVERNO Partecipano una settantina di capi di stato e di governo, in massima parte provenienti da paesi del Terzo mondo. L’Italia è rappresentata dal ministro del Welfare, Roberto Maroni.
ALTRI PARTECIPANTI– Per la conferenza, sono arrivati a New York circa 3 mila delegati provenienti da 180 paesi. I delegati- bambini sono almeno 200. Ci sono anche 3 mila rappresentanti di organizzazioni non governative e 1.500 giornalisti accreditati.
OBBIETTIVI Il vertice è l’occasione per fare il punto sugli obiettivi prefissati nel 1990, all’epoca del primo vertice informale sull’infanzia, e in particolare fissare le priorità per i prossimi 15 anni in settori come la sanità, l’istruzione e la lotta all’Aids.
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