Welfare

Unicef, Ecpat e T. Azzurro parte civile in un processo

Per la prima volta in Italia, le tre grandi organizzazioni potranno portare avanti i diritti dei bambini anche in una sede processuale, in un caso di sfruttamento sessuale di minori

di Benedetta Verrini

Per la prima volta nel nostro Paese tre tra le più grandi associazioni che si occupano di difesa dei diritti dell?infanzia e di lotta contro lo sfruttamento e l?abuso di minori sono state legittimate a costituirsi parte civile in un processo contro reati di sfruttamento sessuale, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, che ha come vittime 15 bambini di età tra i 9 e i 16 anni. Lo rendono noto, in concomitanza con la loro partecipazione alla sessione straordinaria Onu sull’infanzia, Unicef Italia, ECPAT e Telefono Azzurro. Il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale Penale di Roma, Guglielmo Muntoni, nel corso dell?udienza preliminare ha riconosciuto che è diritto soggettivo di associazioni, che si occupano della tutela dei diritti dei bambini, quali ECPAT Italia, Telefono Azzurro e UNICEF Italia, la rappresentanza in giudizio di quegli interessi collettivi, che sono oggetto universalmente riconosciuto della loro attività?. L?Avv. Marco Scarpati, Presidente di ECPAT Italia, il Prof. Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, ed il Prof. Giovanni Micali, Presidente di UNICEF Italia, hanno dichiarato: ?Si tratta di un importante passo avanti nella lotta contro le molteplici forme di sfruttamento e violenza all?infanzia. E? l?inizio di una nuova stagione in cui gli interessi dei bambini saranno più efficacemente tutelati anche in sede processuale in attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell?infanzia ?. Questo importante risultato corona gli sforzi di queste associazioni, impegnate da anni a livello nazionale e internazionale nella lotta contro gli abusi e lo sfruttamento sessuale dei minori e ? pertanto rappresenta ?hanno aggiunto i Presidenti di ECPAT Italia, Telefono Azzurro e UNICEF Italia – un ulteriore stimolo per continuare a svolgere efficaci azioni congiunte in nome dell?interesse superiore dell?infanzia?. Il procedimento, noto come inchiesta Gerione, coinvolge 14 imputati (il quindicesimo è deceduto pochi giorni fa), i quali sono stati accusati, secondo le diverse posizioni processuali, di associazione a delinquere, sequestro di persona, violenza sessuale, induzione e sfruttamento della prostituzione a danno di minori e cessione di sostanze stupefacenti. Tra di loro un dipendente del Provveditorato agli Studi di Roma, un ex carabiniere e un medico gestore di cliniche private.


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