Famiglia
“Donare Futuro”, i diritti dei bambini ad avere una famiglia al centro delle politiche pubbliche
Si è svolta a Catania la tappa della campagna per promuovere i diritti di tutti i bambini ad avere una famiglia. Durante l'incontro l'intervento di Francesca Pricoco, presidente del Tribunale per minorenni della città etnea: " Serve uno scatto culturale che rilanci positività ma soprattutto faccia comprendere come i diritti delle persone vadano tutelati e tutti gli attori coinvolti non possono esimersi nel rispettarli e applicarli"
di Redazione
Un lavoro lungo più di due anni realizzato dai promotori siciliani della campagna “Donare futuro”, grazie al contributo dell’ordine degli assistenti sociali della Regione Sicilia e all’Anci, presentato ieri mattina nell’aula conferenza del dipartimento di scienze politiche di Catania, che restituisce una mappatura dello stato dei servizi di accoglienza della Sicilia.
Da Catania a Palermo, da Trapani ad Agrigento, le adozioni e gli affidi si caratterizzano con il segno meno. Una vera e propria emergenza sociale, quella della tutela del diritto dei bambini ad avere una famiglia, che spinge tutte le forze in campo, Istituzioni, operatori del settore, esperti del privato sociale a superare ogni logica di appartenenza e collaborare fattivamente affinché si declinino strategie e azioni operative.
Unanime il pensiero espresso dai relatori del convegno, la Sicilia deve ripensarsi come territorio in chiave famiglia in un’ottica di co-responsabilità. Attraverso l’apertura di strade coese tra enti locali e terzo settore si può, infatti, ribadire la centralità della famiglia come cellula naturale della società e accompagnare i bambini a diventare gli adulti del futuro, incarnando valori e solidità che soltanto la crescita in un contesto armonico e accogliente può offrire.
Ad aprire la mattinata l’assessore Giuseppe Lombardo, che ribadisce come «il tema delle politiche familiari sia al centro delle azioni portate avanti dall’Amministrazione Comunale, grazie anche a una preziosa collaborazione con il privato sociale». Ricerca e formazione, sono invece per il presidente del corso di laurea magistrale Politiche e Servizio Sociale, Carlo Colloca, le basi per “donare futuro”, offrendo agli operatori del settore la possibilità di frequentare cicli formativi e seminari di approfondimento utili a potenziare la capacità di saper individuare spaccature familiari e azionare piani di intervento a tutela del minore.
Alla crisi valoriale, alla perdita di centralità della famiglia e a un sistema caratterizzato da tinte scure e gravi falle bisogna agire, come ricorda la presidente del Tribunale per minorenni di Catania, Francesca Pricoco, attraverso il senso di responsabilità. «Ѐ una questione di giustizia – dichiara la Presidente – non soltanto etica. Occorre recuperare l’attenzione morale per affrontare questo momento di profonda criticità e che, così come è stato fatto subito dopo l’applicazione della legge sugli affidi e adozione nel 1983, spinga tutti, in una logica di responsabilità comune, a rimettersi in campo. Serve uno scatto culturale che rilanci positività ma soprattutto faccia comprendere come i diritti delle persone vadano tutelati e tutti gli attori coinvolti non possono esimersi nel rispettarli e applicarli».
Uno scenario, quello presentato ieri, che spinge i promotori della campagna “Donare Futuro” a proporre alla Regione l’istituzione di un tavolo tecnico sulle politiche familiari che metta insieme le proposte rilanciate ma soprattutto ascolti il grido dei territori. «Attraverso il tavolo – conclude Edoardo Barbarossa, segretario regionale della campagna e moderatore dell’incontro – si può certamente rilanciare una nuova stagione della politica in un’ottica di rigenerazione della comunità e del territorio. La famiglia è il cuore della società, un bene comune, che tutti responsabilmente dobbiamo tutelare e proteggere, scongiurando così il declino totale delle Comunità».
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