Famiglia
Infanzia: si è aperta la Sessione Onu
L'agenda dei lavori è centrata sulle strategie per debellare le 4 malattie che ogni anno uccidono di 11 milioni di bambini (polmonite, diarrea, morbillo e malaria).
di Redazione
Gravata dal peso di tanti buoni propositi mancati, si è aperto a New York la sessione speciale delle Nazioni Unite sull’Infanzia, il più importante forum mondiale dedicato ai problemi dei minori. Vi partecipano circa 60 leader, tra capi di Stato e di governo, decine di ministri e oltre 3.000 delegati. L’agenda dei lavori è centrata sulle strategie per portare avanti la battaglia contro le quattro malattie all’origine ogni anno della morte di 11 milioni di bambini (polmonite, diarrea, morbillo e malaria) e la malnutrizione. Saranno anche ridefinite le linee-guida in materia di vaccini, carenza di iodio e allattamento. E’ prevedibile che il dibattito sulla contraccezione, come strumento di controllo delle nascite nei Paesi in via di sviluppo, sarà motivo di forti polemiche, con Usa e Israele schierati accanto a Vaticano e ai Paesi islamici nel sostenere posizioni conservatrici. In questa tre giorni newyorkese, si parlerà di altri problemi terribili che ricadono sull’infanzia, come l’Aids trasmesso dai genitori, lo sfruttamento sessuale e sul lavoro, l’utilizzo di bambini-soldato. Tutti temi le cui soluzioni si scontrano con un problema di fondo: quello degli stanziamenti. Al vertice del 1990, le nazioni ricche si impegnarono a devolvere lo 0,7 per cento del loro prodotto interno lordo all’assistenza sanitaria e all’istruzione nei Paesi in via di sviluppo. Ma con gli anni questo impegno si è affievolito. Ma le statistiche rilevano qualche segnale pur debole di inversione di tendenza. Secondo l’Unicef, la scolarizzazione è aumentata, la polio è stata quasi del tutto debellata e ogni anno muoiono tre milioni di bambini in meno rispetto al 1990. Altri dati continuano però a rimanere agghiaccianti: ancora oggi circa 150 milioni di bambini, dei due miliardi al mondo, soffrono la fame; quasi 11 milioni di loro muoiono prima del quinto anno di vita; oltre 120 milioni non frequentano la scuola, 10 milioni muoiono per malattie curabili e circa 300.000 sono utilizzati in guerra. I dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ci dicono poi che, dall’inizio della diffusione del virus dell’Aids, oltre 5 milioni di neonati sono stati contagiati durante la gravidanza o al momento del parto oppure attraverso l’allattamento. Nel 2000 ne sono rimasti contagiati 600.000.Sono invece 10 milioni gli orfani di genitori che si erano ammalati di Aids.
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