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VITA e Agribusiness TV a favore dei giovani imprenditori agricoli africani

Prosegue l’espansione del network massmediatico di VITA in Africa. Il nostro gruppo editoriale e Agribusiness TV, una web TV lanciata pochi mesi fa in Burkina Faso, firmano un partenariato per promuovere il talento di giovani imprenditori agricoli africani. L’accordo rientra nel quadro di un progetto editoriale co-finanziato dalla Direzione Generale per la mondializzazione e le questioni globali (DGMO) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI).

di Joshua Massarenti

Il gruppo VITA è lieto di annunciare la firma di un partenariato con Agribusiness TV, una web TV lanciata nel maggio scorso a Ouagadougou (Burkina Faso), con l’obiettivo di promuovere i giovani agricoltori africani. L’accordo consente a VITA di ampliare la sua rete di partnership editoriali in Africa che oggi coinvolge più di 30 media africani (stampa, radio, TV e web) sparsi in oltre 15 paesi del continente. L’accordo con Agribusiness TV rientra nel quadro di un progetto co-finanziato dalla Direzione Generale per la mondializzazione e le questioni globali (DGMO) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI) che associa una trentina di media africani sui temi della pace e della sicurezza, delle migrazioni e del dialogo interreligioso.

“Quello con Agribusiness TV è un partenariato strategico per questo progetto unico in Italia”, sostiene il Presidente del gruppo VITA, Riccardo Bonacina. “I temi e le soluzioni trattati in questa giovane web TV sono risposte efficaci alle cause più profonde dei flussi migratori tra l’Africa e l’Europa, ovvero la povertà e l’assenza di opportunità per i giovani africani nel mondo del lavoro”.

I temi e le soluzioni trattati in questa giovane web TV sono risposte efficaci alle cause più profonde dei flussi migratori tra l’Africa e l’Europa, ovvero la povertà e l’assenza di opportunità per i giovani africani nel mondo del lavoro.

Riccardo Bonacina, Presidente del gruppo VITA

“Di fronte ad una disoccupazione endemica e alla mancanza di impieghi decenti, ci sono sempre più giovani pronti a tutto pur di lasciare le proprie terre e sbarcare il lunario in Europa al termine di terribili odissee. Eppure, le possibilità di lanciare una start-up a livello locale esistono. Attraverso questo partenariato con VITA, vogliamo mettere in luce il talento di giovani africani che, nonostante i contesti di povertà e di insicurezza in cui si trovano, hanno saputo crearsi delle opportunità sul nostro continente”, aggiunge il fondatore di Agribusiness TV, Inoussa Maiga. Come? “Buttando tutte le loro energie nell’imprenditoria agricola e rurale, tra di loro ci sono anche migranti tornati in madrepatria”.

Lanciata nel maggio 2016 con il sostegno del Technical Centre for Agricultural and rural cooperation (CTA), un’istituzione internazionale congiunta degli Stati del Gruppo ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) e dell’Unione Europea, Agribusiness TV è la prima web TV interamente dedicata ai giovani agricoltori africani. L’obiettivo dei suoi fondatori e giornalisti, il Burkinabé Inoussa Maiga e la Mauriciana Nawsheen Hosenally, è di migliorare l’immagine del settore agricolo e del mondo rurale presso i giovani africani attratti dalle luci della città. Altrettanto cruciale à la volontà di cambiare lo sguardo dei leader politici africani e dei donatori internazionali sui giovani imprenditori africani, il cui potenziale è messo a dura prova da un mercato che ne limita fortemente la capacità di innovazione.


Attraverso questo partenariato con VITA, vogliamo mettere in luce il talento di giovani africani che, nonostante i contesti di povertà e di insicurezza in cui si trovano, hanno saputo crearsi delle opportunità sul nostro continente.

Inoussa Maiga, fondatore di Agribusiness TV

“Il partenariato con VITA ci consente di ridare all’agricoltura l’immagine che si merita e di spingere sempre di più i giovani ad esplorare il potenziale immenso di questo settore e farlo crescere attraverso iniziative innovative”, sottolinea Nawsheen Hosenally.

Con oltre un miliardo di abitanti, di cui il 70% con un’età inferiore ai 30 anni, una classe media in piena crescita, l’Africa è una delle regioni più dinamiche e promettenti al mondo. E’ anche un continente fortemente dipendente dal settore agricolo per la crescita economica, la sicurezza alimentare e l’impiego. Nonostante tutto, molti govani africani continuano a lasciare il settore agricolo per via della sua immagine, la sua precarietà, la sua mancanza di competitività e un sostegno ancora insufficiente da parte dei poteri pubblici e degli investitori. Per incoraggiare milioni di ragazzi e ragazze a investire in questo settore, è necessario rendere l’agricoltura più attraente, valorizzando le success stories di giovani imprenditori a tutti i livelli della catena di valore agricola.

Dal suo lancio (nel maggio 2016), il conto Facebook di Agribusiness TV è letteralmente esploso fino a raggiungere 52.000 fan, mentre i suoi video-reportage hanno superato il milione di visite.

Pensato per il supporto mobile, Agribusiness TV è diffuso su cellulare, via i social network o condivisivo via Bluetooth laddove la connessione internet risulta debole. Dal suo lancio, il conto Facebook della giovane web TV è letteralmente esploso fino a raggiungere 52.000 fan, mentre i suoi video-reportage hanno superato il milione di visite.

L’accordo con VITA prevede una fase di test durante la quale verranno prodotti cinque video-reportage in Mali, Niger, Burkina Faso, Camerun e Kenya. “L’obiettivo è di trovare delle storie positive in paesi colpiti da importanti flussi migratori o la cui sicurezza è minacciata”, ricorda Inoussa Maiga. “Un obiettivo che risponde perfettamente a quelli che ci siamo fissati nel progetto sostenuto dal MAECI”, aggiunge Riccardo Bonacina.

Agribusiness TV è un’iniziativa di MEDIAPROD, sostenuta dal CTA attraverso il progetto ARDYIS (Agriculture, Rural Development and Youth in the Information Society).

Foto di copertina: Inoussa Maiga e Nawsheen Nosellany nella sede di Agribusiness TV, a Ouagadougou (Getty Images/Ahmed Ouoba)

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