Famiglia

Associazione di padova chiede aiuto

L'Associazione Fantaghirò di Padova, da anni in prima fila nel teatro di impegno sociale e pedagogico, di recente ha subito lo sfratto della sua sede.

di Redazione

Cari amici di Vita, l’associazione Fantaghirò di Padova, da anni in prima fila nel teatro di impegno sociale e pedagogico, di recente ha subito lo sfratto della sua sede: un episodio che richiede l’intervento deciso e efficace dell’Amministrazione e della politica. Se da una parte viene riaffermata l’importanza sociale delle esperienze associative tanto da comprendere il principio di sussidiarietà all’interno dello Statuto del Comune di Padova, dall’altra servono programmi e azioni volte al sostegno di queste esperienze. Non parliamo di contributi a pioggia o la (ri)proposizione di vecchi (ma fino a che punto?) clientelismi, ma l’elaborazione di un piano di servizi per l’associazionismo che vada dagli spazi a un circuito di sale accessibili, promosso in collaborazione con la Provincia, il Centro di Servizio per il Volontariato, l’Usl e gli altri soggetti disponibili. Infatti non tutte le associazioni hanno le possibilità di concorrere sul mercato, ma questo non vuol dire che l’importanza sociale e culturale delle loro proposte sia da meno, o non possiedano le caratteristiche di beni di interesse collettivo.
Il caso del Fantaghirò è fra questi: un impegno diretto dell’Amministrazione in questo caso, come negli altri che salgono alla ribalta, deve partire dalla consapevolezza che salvare un esperienza associativa e culturale, anche se magari non in linea con i programmi dell’Amministrazione, rappresenta una perdita secca per la biodiversità (e quindi la vita) di tutta città.
Gianni Belloni, Padova

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