Non profit

Tombola benefica ecco come fare

Un quesito sulle autorizzazioni necessarie per poter promuovere una raccolta fondi

di Carlo Mazzini

Avrei un quesito da porre su un?iniziativa che stiamo per intraprendere. L?associazione parrocchiale di cui faccio parte (siamo registrati come associazione, ma non abbiamo richiesto di diventare onlus) vorrebbe organizzare una serata in parrocchia con cena e tombola.
Il ricavato sarà destinato totalmente a un?iniziativa di solidarietà in corso in Mozambico. Per quanto riguarda i premi abbiamo pensato di optare per quelli in natura (si tratterebbe di prodotti del commercio equo solidale in primis). È vero che non occorrono più particolari autorizzazioni e/o dichiarazioni per questo tipo di manifestazioni. È un?informazione corretta quella che ci hanno riferito? Paola, email

Diciamo che inquadrare la nuova normativa sulle manifestazioni a premio è un po? una lotteria. Il dpr 430 del 2001, infatti, ha riformato la materia dei concorsi e delle operazioni a premio, manifestazioni di sorte locali ecc. e gli articoli che ci interessano sono il 13 e il 14. Le cartelle della tombola devono essere vendute entro i confini dei comuni limitrofi e mi sembra che qui non vi sia problema, dato il carattere ?particular? del vostro ambito parrocchiale.
Ricordo peraltro come tali manifestazioni siano concesse solo:
? ad enti come associazioni, onlus, enti morali et similia in ragione di esigenze finanziarie degli enti stessi;
? a partiti o movimenti politici;
? in ambito familiare e privato per solo scopo ludico.
Dicevamo della tombola. È tale se i numeri da estrarre sono compresi da 1 a 90, ed essi sono riportati in apposite cartelle contrassegnate da serie e numerazione progressiva. Non vi è alcun limite nel numero delle cartelle, ma i premi in palio non devono superare il valore di 12.911,42 euro, calcolato sul prezzo di acquisto o, in mancanza di questo, deve essere commisurato al valore normale dei beni.
Vediamo ora quali sono gli adempimenti.
Il vostro rappresentante legale deve dare comunicazione della manifestazione almeno 30 giorni prima al Prefetto competente e al sindaco del Comune in cui si effettua l?estrazione. All?atto della comunicazione dovete redigere, e consegnare, un regolamento che specifichi i premi e il prezzo di ogni cartella; dovrete poi versare una cauzione (e provare l?avvenuto versamento) pari al valore complessivo dei premi promessi, cauzione prestata in danaro o titoli di Stato o mediante fideiussione bancaria a favore del Comune di ?estrazione?, presso la Tesoreria provinciale.
L?estrazione della tombola è pubblica, e per questo si richiedono alcuni adempimenti che tutelino la cosiddetta fede pubblica, che sono ben illustrati dai commi 7, 8 e 10 dell?articolo 14 in oggetto.
In sintesi, essi richiedono che diate comunicazione, nel territorio nel quale avete venduto le cartelle:
? degli estremi delle comunicazioni effettuate precedentemente al Prefetto e al sindaco;
? del programma e delle finalità previste nello svolgimento della lotteria;
? della serie e numerazione delle cartelle messe in vendita.
Un rappresentante dell?ente provvede, prima dell?estrazione, a ritirare le cartelle invendute annullandole, e dandone conoscenza al pubblico prima dell?inizio dell?estrazione. L?estrazione è effettuata in presenza di un incaricato del sindaco, al quale viene consegnato, così come al Prefetto, un verbale delle suddette operazioni.
Conclusa la manifestazione, entro 30 giorni l?organizzazione che ha promosso l?iniziativa ottiene lo svincolo della cauzione nel caso in cui presenti la documentazione valida che attesti l?avvenuta consegna dei premi ai vincitori.
Questi sono i ?pochi? adempimenti richiesti alla sua associazione parrocchiale. Personalmente ritengo che essi sarebbero tutti sopportabili (conservo però qualche dubbio sulla cauzione) tenendo conto che vi è di mezzo la ?fede pubblica? da tutelare; la sopportazione verrebbe meno, credo, se si scoprisse, per esempio, che Comune e Prefetto non conoscono le nuove disposizioni o non hanno approntato l?opportuna modulistica che, questa sì, faciliterebbe gli adempimenti di legge.
Rammento, infine, come qualche incertezza permanga sull?esonero dall?eventuale ritenuta alla fonte (10%), esonero in precedenza normato dall?(ahimè) abrogato articolo 40 del Regio decreto 1933 del 1938. Esso prevedeva l?esonero del pagamento della ritenuta nel caso in cui la manifestazione fosse stata organizzata nell?ambito di sagre, feste ecc. e in palio fossero messi premi di modesta entità.
Aspettiamo fiduciosi che l?Agenzia delle entrate si pronunci a tal proposito, anche su sollecitazione della neonata Agenzia delle onlus.

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