Famiglia
Nasce il “Care Leavers Network”, rete nazionale dei neomaggiorenni
Sono ragazzi tra i 16 e i 24 anni che stanno crescendo o sono cresciuti “fuori famiglia”, in comunità o in affido. Stanno facendo un percorso di partecipazione e cittadinanza attiva, raccontando le loro fragilità, i loro sogni, la loro voglia di prendere comunque il volo. E a luglio 2017 terranno la loro prima Conferenza Nazionale
Una mongolfiera guidata da un cactus. È questo il logo del “Care Leavers Network”, la prima rete italiana di ragazzi tra i 16 e i 24 anni che stanno crescendo o sono cresciuti “fuori famiglia” (in comunità o in affido), riuniti in un percorso di partecipazione e cittadinanza attiva. Il Network – coordinato da Diletta Mauri – ha debuttato ufficialmente su scala nazionale la scorsa settimana, in collaborazione con l’Autorità Nazionale Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Avviato in fase sperimentale a partire dal 2014 in Emilia-Romagna, da un progetto dell’associazione Agevolando, nel 2015 il progetto si è esteso a Veneto, Trentino Alto Adige, Piemonte, Sardegna, Campania (qui tutti i contatti territoriali) grazie proprio alla collaborazione del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e alla supervisione scientifica del professor Valerio Belotti dell’Università di Padova: oggi, presentandosi, lancia la prima Conferenza Nazionale dei Care Leavers, che si svolgerà a Roma nel luglio 2017. «È importante ampliare il ventaglio delle possibilità offerte a questi ragazzi sia dal punto di vista lavorativo e abitativo sia creando delle reti e favorendo la loro partecipazione e il mutuo aiuto. Questo è un buon progetto, che va in questo senso», ha commentato Filomena Albano, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (nella foto qui sotto).
Ma chi sono i care leavers? Il “Leaving Care Act” del 2000, in Gran Bretagna, definisce “care leaver” chi ha più di 16 anni e ha passato una parte di infanzia fuori dalla propria famiglia d’origine. In particolare, sono quei ragazzi che al compimento dei diciotto anni lasciano una comunità o la famiglia affidataria, in quanto maggiorenni: ma prendere il largo senza “paracadute”, senza essere sostenuti dalla famiglia, a diciott’anni è difficile o quantomeno è un momento delicato, che merita attenzione. Il Care Leavers Network dell’Emilia Romagna, nel 2014, stese 10 raccomandazioni sulle prassi legate all’accoglienza in comunità e all’uscita da esse.
Oggi sono Ahsan, Almas, Denise, Fabio, Fabrizio e Stefano, con le loro emozionanti testimonianze, a raccontare in un video chi sono, cosa sognano, di cosa hanno paura e soprattutto raccontano il senso del Care Leavers Network: «Compiere 18 anni significa sapere che sei da solo, quindi in qualche modo devi farcela», «partecipare al Care Leavers Network è fondamentale, ci si rende conto che quello che pensiamo ha un valore», «è un modo per confrontarsi, capire che non sei l’unico», «lavorare con persone che hanno avuto le stesse difficoltà che hai avuto tu è rassicurante», «farsi aiutare non è da deboli, è solo essere umani», «abbiamo da imparare ma possiamo anche insegnare, questo è il senso del network».
Condividere la propria storia per essere d’aiuto ad altri e migliorare il sistema dei servizi di accoglienza: ecco quindi il perché del logo, con la mongolfiera e il cactus, simbolo di un viaggio verso il futuro e l’autonomia per ragazzi che hanno avuto un passato “con le spine”, ma che hanno il coraggio di spiccare il volo la voglia di realizzare i loro sogni.
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