Non profit

Wave, onda di sorriso per il Kosovo

"Un sorriso per il Kosovo", intendono raggiungere i campi profughi di Albania, Macedonia e le strade delle città kosovare.

di Lillina Moggio

Si è costituita a Reggio Calabria da pochi mesi. L’idea, nata da Sergio Colica, Raffaele Foti e Salvatore Neri, persone da tempo impegnate nel volontariato, è di soccorrere nei più svariati modi possibili, chi nel mondo vive in condizioni di estrema difficoltà e povertà, «Convinti che per aiutare gli altri non bisogna essere degli eroi». È questo lo spirito che anima l’associazione umanitaria internazionale “Wave”, una vera e propria onda di solidarietà: 150 volontari, che con il primo progetto “Un sorriso per il Kosovo”, intendono raggiungere i campi profughi di Albania, Macedonia e le strade delle città kosovare, attraversandoli con uno spettacolo che vedrà impegnati artisti calabresi: «Un contributo a coloro che vivono a causa della guerra terribili disagi, offrendo per quanto possibile momenti di gioia e di svago». Il gruppo ad agosto è presente nelle piazze e nei locali della provincia di Reggio con rappresentazioni teatrali, che hanno lo scopo di promuovere l’associazione e una raccolta fondi in favore del progetto per i profughi. Il 2 settembre è prevista la partenza per i Balcani. Qui i centri d’accoglienza e le vie delle città saranno animati dalle performances di giocolieri, fantasisti e danzatori, accompagnate da ritmi che vedono la tradizione del folklore combinarsi con quella della musica etnica, grazie a strumenti come il tamburello, l’organetto, il flauto e la lira. Culture e tradizioni diverse che si incontrano, invitando alla solidarietà, rispetto e convivenza. Lillina Moggio


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