Famiglia
Famiglie che si aiutano a continuare
L'associazione Famiglie in cammino sa che cosa questo voglia dire perché è composta da una trentina di persone che questo dramma hanno provato sulla propria pelle.
di Laura Berra
Uno dei più grandi dolori della vita è la perdita di un figlio. L’associazione Famiglie in cammino sa che cosa questo voglia dire perché è composta da una trentina di persone che questo dramma hanno provato sulla propria pelle. Tutti hanno poi passato un terribile momento di crisi, arrivando a chiedersi a che cosa sarebbe servito continuare a vivere. Ma hanno avuto il coraggio di continuare e hanno scoperto che è possibile una speranza, vivendo la vita giorno per giorno come un dono. Così nel 1992 hanno costituito l’associazione per sostenere se stessi e gli altri: il lavoro più grosso che svolgono è di “pronto soccorso” a genitori che stanno vivendo questo momento difficile. A turno due o tre coppie seguono chi è in difficoltà accompagnandolo nella quotidianità come estranei, ma allo stesso appassionati al destino di chi sta soffrendo. È molto importante per chi soffre veda qualcuno che è già passato dalla stessa esperienza e vive serenamente e con dignità. Il motivo è che, contrariamente a quanto viene suggerito – cioè di non pensarci, di distrarsi – l’aiuto proposto da Famiglie in cammino è di non fuggire dalla realtà, anche se è più faticoso, ma di abituarsi a conviverci. Un riconoscimento all’associazione, presente in Lombardia e nelle zone di Imola e Forlì, oltre alle migliaia di persone che hanno ritrovato la serenità, è venuto lo scorso novembre dal Cardinal Martini, che ha ricordato come dal male il Signore ha tratto il bene.
Laura Berra
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