Formazione

La via della qualit

Dall’università di Castellanza arriva un nuovo modello per attestare la responsabilità etico-sociale d’impresa. Si chiama Q-Res. Eccone un utile schema riassuntivo

di Francesco Maggio

èormai un dato di fatto: le imprese beneficiano di un vantaggio competitivo sui mercati se offrono una seria e credibile performance etica. Perché ciò accada sono però necessarie alcune condizioni. Per esempio: che esse assumano impegni precisi in termini di responsabilità sociale, espressi innanzitutto attraverso l?esplicitazione della visione etica dell?impresa; che tali impegni vengano ulteriormente specificati in relazione agli stakeholder; che i dipendenti vengano puntualmente informati circa le decisioni assunte; che attraverso i sistemi organizzativi e la formazione l?impresa trasformi in prassi i principi etici dichiarati e riorienti la sua azione e performance economica in modo da renderla coerente all?insieme dei valori e delle norme assunte. Insomma, l?etica d?impresa paga, a patto che l?azienda metta in campo politiche di responsabilità socio ambientale ben definite e non episodiche. Per supportare questo processo, il Cele – Centre for ethics law & economics dell?università di Castellanza, con la collaborazione di un gruppo di imprese, società di consulenza ed organizzazioni non profit, ha dato avvio lo scorso anno al progetto ?Qualità Res: Verso uno standard di qualità della responsabilità etico sociale d?impresa?, un programma biennale di ricerca e sperimentazione il cui obiettivo è lo sviluppo di un nuovo modello di certificazione di qualità, la Q-Res appunto, ossia la qualità della responsabilità etico-sociale d?impresa. Martedì 20 novembre, presso la Camera di commercio di Milano, viene presentata la prima fase della ricerca, incentrata sull?elaborazione delle ?Linee guida per il management della Q-Res? (la seconda fase si concluderà, invece, nel giugno 2002 e riguarderà la definizione di standard di Q-Res certificabili a livello internazionale). Ve ne proponiamo una sintesi.


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