Cultura

L’ecologia batte il benchmark

I 5 anni del fondo verde di Ubs

di Francesco Maggio

Un fondo verde, che più verde allora proprio non si poteva. Oggi è diverso. C?è una sensibilità diffusa per i temi dell?ecologia. C?è il Libro verde della Commissione europea che ?preme?. Le imprese (almeno a parole) si dichiarano più o meno tutte fans dello sviluppo sostenibile. Ma cinque anni fa il ?clima? generale era diverso. E al mondo della finanza (tranne rare eccezioni) di questioni simili non è che interessasse granché. All?Ubs, invece, erano di tutt?altro avviso. Per il colosso svizzero del credito, che qualche anno addietro aveva firmato la dichiarazione ecologica dell?Unep – United nations environmenthal program, l?ipotesi di lanciare un fondo comune green era già in cantiere da tempo. Così, quando il 18 giugno 1997 fece il suo esordio il fondo azionario globale Ubs Eco Performance, apparve sul mercato un prodotto, almeno per quei tempi, davvero top quality. E comunque, certamente non uno dei tanti fondi (fintamente) etici che, non di rado, i grandi gruppi finanziari confezionano per segmentare il più possibile l?offerta. «Cominciammo a maturare l?idea di dar vita a un fondo come l?Eco performance», ricorda Gianreto Gamboni, responsabile del prodotto sin dalla nascita, «all?incirca intorno alla metà degli anni 90, sull?onda di un invito rivoltoci dai nostri clienti e che si faceva sempre più pressante, di studiare la possibilità di collocare un prodotto finanziario che coniugasse buoni rendimenti con una buona sostenibilità ambientale». «Gli svizzeri», aggiunge Gamboni, «sono da sempre un popolo molto sensibile alle tematiche ecologiche. Decidemmo quindi di raccogliere questo invito e di farlo, possibilmente, nel modo migliore». Il fondo Eco Performance, infatti, investe in due tipologie di aziende all?avanguardia sul fronte della tutela ambientale: le grandi società che, in qualità di eco leader, sfruttano grandi potenziali di risparmio tramite una prestazione ecologica e un costante miglioramento della loro efficienza ambientale; e le piccole e medie imprese con progetti, prodotti e servizi ad alta performance ambientale che, in veste di eco innovatori, registrano vistosi tassi di crescita. La selezione dei titoli si basa, oltre che su criteri di esclusione e inclusione, anche sull?approccio ?best in class? e nella definizione delle metodologie di screening Ubs si avvale di numerose agenzie di rating ambientale, tra cui Ecos, leader nella valutazione ecologica degli eco innovatori (dal 1999, inoltre, è in corso una partnership con il Japan institute di Tokyo). Partito con un patrimonio iniziale di 30 milioni di franchi svizzeri (20 milioni di euro), il fondo oggi amministra asset per circa 500 milioni di franchi (350 milioni di euro). Dalla data di lancio ha messo a segno una crescita di valore del 30% (le quote sono salite da 330 euro a 430) e, tranne il periodo agosto 1998-luglio 2000, i rendimenti sono stati costantemente superiori all?Msci World, il benchmark di riferimento. «Siamo soddisfatti dei risultati finora ottenuti», dichiara Gamboni, «ma, dato che in un lustro si è accresciuta significativamente anche la sensibilità sociale, stiamo cercando di riorientare le politiche del fondo anche in questa chiave. Abbiamo già da mesi inviato alle aziende appositi questionari per conoscere quali strategie in campo sociale mettono in atto. Ma finora il feedback va un po? a rilento». Ma non sarebbe forse il caso di lanciare un altro fondo, stavolta esclusivamente socially responsible, invece di ?rivitalizzare? un prodotto già nella fase della maturità del suo ciclo vitale? La scheda Nome: UBS (Lux) Equity Fund ?Eco Performance Categoria di appartenenza: azionario globale Politica di investimento e composizione: investe in tutto il mondo e in tutti i settori, in azioni di società che danno buone prestazioni finanziarie ma anche ecologiche, e che sono consapevoli della loro responsabilità sociale.Avendo come benchmark l?Msci World, si pone come un?alternativa interessante a un normale azionario globale Inizio collocamento: 15 giugno 1997 Valore quota al 18-06-1997: 330 euro Valore quota al 21-03-2002: 428 euro (+30%) Patrimonio gestito al 31-12-2001: 330 milioni di euro Quota minima di sottoscrizione: 2.500 euro Commissione di sottoscrizione: alla sottoscrizione,fino a un massimo del 4%. Al riscatto: da 1,5% a scalare, in base al tempo di detenzione Commissione omnicomprensiva: 2,04% su base annua Orizzonte temporale: 5 anni Livello di rischio: alto Eticità: investimenti secondo criteri di selezione negativi (armi, azzardo, alcol, nucleare, porno, ogm e tabacco) e positivi (attenzione all?ambiente e sostenibilità). Per l?80% nei cosiddetti ?leader?, società a media-larga capitalizzazione, e per il 20% negli ?innovatori?, piccole società ad alto potenziale innovativo


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