Cultura
Chi sono i 700 volontari della cultura?
Dal 7 all'11 settembre si terrà a Mantova il Festival della Letteratura, arrivato alla sua ventesima edizione. Marzia Corraini, tra gli ideatori della grande festa culturale, racconta a Vita.it che «sono i 700 volontari l’elemento più importante. Senza di loro il festival non esisterebbe. C’è una forte componente di cittadini mantovani ma arrivano giovani - e anche meno giovani - da tutte le regioni d’Italia e anche dall’estero»
di Anna Spena
«Sono l’elemento più importante. Senza di loro il festival non esisterebbe». Esordisce così Marzia Corraini, titolare da oltre 40 anni della più prestigiosa casa editrice di illustrazione – Corraini Edizione – e tra gli ideatori del Festivaletteratura che si tiene nella città di Mantova e domani inaugura la ventesima edizione.
E quell’elemento fondamentale a cui si riferisce la Corraini sono loro, i 700 volontari che hanno quest’anno hanno riempito le strade della città per partecipare concretamente a questa grande festa culturale. «C’è una forte componente di cittadini mantovani», racconta a Vita.it Marzia Corraini, «ma arrivano giovani – e anche meno giovani- da tutte le regioni d’Italia e anche dall’estero».
Durante le cinque giornate letterarie (il festival si concluderà l'undici settembre) saranno i volontari ad occuparsi dei box informazioni, delle interviste agli scrittori, delle riprese e delle fotografie e lo faranno a titolo totalmente gratuito.
«Pensi che alcuni hanno preso dei giorni di ferie a lavoro per rendere possibile la realizzazione del festival». Ma quello dei volontari è un supporto solido come l’istituzione stessa. Era infatti il 1997 quando è nata Filofestival, un'associazione di volontariato senza fini di lucro finalizzata a sostenere e promuovere il festival con le proprie attività. Un gruppo di cittadini mantovani, infatti, animati da un desiderio comune affiancò il comitato organizzatore del festival per rendere concreto un sogno collettivo: organizzare una vera e propria festa che mettesse insieme autori e lettori nelle piazze e nei palazzi della città.
Vent’anni dopo quello della letteratura di Mantova è un festival diverso che ha saputo tenere il passo con un mondo dell’editoria diverso: «Vent’anni fa siamo partiti», spiega Corraini, «perché abbiamo interpretato una voglia di vicinanza da parte delle persone con il mondo della letteratura e degli scrittori: così abbiamo eliminato quella parte formale e accorciato la distanza tra i due mondi. Abbiamo creato un incontro vero tra i due mondi. Oggi c’è ancora più innovazione e invenzione tra il pubblico e gli autori. E Poi ci sono tantissimi workshop per i bambini, gli adulti, i bambini e gli adulti insieme. Mi piace sempre dire che il festival ha appena 20anni! È ancora giovane».
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