Famiglia

L’Abbè Pierre ai francesi: “Anche Hitler vinse le elezioni”

Da Faenza dove si tieneun seminario sull’allargamento ad Est dell’Europa organizzato da Emmaus Italia, il fondatore Abbè Pierre ricorda le tragedie di quando l’Europa non era ancora “Unione”.

di Barbara Fabiani

Europa Unita come unica speranza di una pace e una prosperità duratura. Questo era il sogno di milioni di persone che uscivano traumatizzate dalla seconda guerra mondiale, ultimo e più feroce esempio di una lunghissima epoca in cui le nazioni europee si sono reciprocamente combattute con un odio oggi difficilmente immaginabile. Lo ricorda l?Abbè Pierre, al secolo Henrì Antoine Groues, fondatore del movimento Emmaus, presente a Faenza ad un seminario organizzato da Emmaus Italia, dedicato all?Europa dell?est e al significato che avrebbe un allargamento dell?Unione verso gli Urali.
Presenti i rappresentanti delle comunità in 26 paesi europei, di cui 10 dell?est.
?I Paesi dell?est europeo hanno bisogno della solidarietà, ma di solidarietà vera, delle nazioni europee che hanno saputo trovare dei punti di unione e reciproco sostegno?- è l?opinione del frate cappuccino che ha voluto lasciare il monastero in Normandia dove si è ritirato da alcuni anni, per rispondere all?invito di Emmaus Italia malgrado il peso dei suoi novant?anni .
Ma l?allargamento verso est dell?Unione europea nella visione dell?Abbè Pierrè non è quella mossa tattica per creare nazioni cuscinetto, dopo i paesi satelliti, intorno alla Russia e ai paesi centroasiatici; né quella ottenuta al prezzo insostenibile degli aggiustamenti strutturali.
Ricordano la disperazione dei molti giovani resi orfani dalla guerra che abitarono le prime comunità Emmaus in Francia nel 1951, giovani che avevano anche vissuto i campi di concentramento e che dubitavano ormai del valore della vita, l?Abbè Pierre ha tracciato un collegamento con la penosa situazione dei Balcani e quella sempre precaria degli altri paesi dell?ex blocco sovietico. ?Come già feci cinquantanni fa, anche a questi giovani bisogna insegnare che la vita è disillusione, ma che dopo la perdita dell?illusione bisogna sempre ritrovare la forza dell?entusiasmo?. E sentirsi parte di un grande progetto comune chiamato Europa sarebbe certamente entusiasmante, è la convinzione di tutte le comunità Emmaus che dal 1990 lavorano in quei paesi.
Continuando il suo viaggio nella memoria l?Abbè Pierre, conosciuto dalla resistenza francese con il nome di Abbè Houdin e ricercato dalla Gestapo per il suo aiuto a migliaia di ebrei e oppositori politici per fuggire in Svizzera e in Spagna, ha rivolto un avvertimento ai suoi connazionali: ?Ricordate che colui che ha causato milioni e milioni di morti non prese il potere con un colpo di stato, ma venne eletto- ha detto, ripetendo un appello che oggi compare sulla stampa francese.
Alle sue ?figlie?, le 400 comunità in 38 paesi del mondo, l?Abbè Pierre lascia un monito per quando finiranno i suoi giorni : ?Attenti al rischio della decadenza attraverso il successo?.

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