Volontariato

Il prezzo è giusto o no? Guardiamolo da vicino

Che differenza c'è dal punto di vista economico e della trasparenza rispetto ai viaggi delle normali agenzie turistiche? Giovanni Verdoni, Monza

di Emanuela Citterio

Com’è composto il prezzo di un viaggio di turismo responsabile? Che differenza c’è dal punto di vista economico e della trasparenza rispetto ai viaggi delle normali agenzie turistiche?
Giovanni Verdoni, Monza

Il turismo responsabile propone alloggi a gestione familiare, cucina locale e trasporti pubblici (senza fanatismi) per fare esperienze genuine e affinché il tuo denaro arrivi alle gente comune e si ridistribuisca in loco. Inoltre, una quota (circa 50 euro a persona) del budget di ogni viaggio va a un progetto di sviluppo locale, di solito espresso da uno dei gruppi che si visitano. Diversi operatori hanno adottato il cosiddetto prezzo trasparente: una scheda nella quale si fa la disanima del prezzo per far capire chiaramente al viaggiatore dove finiscono i suoi soldi. Se nel turismo convenzionale la fetta del prezzo pagato che rimane nel Paese di destinazione raramente supera il 30-40%, nel circuito del turismo responsabile si possono raggiungere, al netto del biglietto aereo, il 70-80%.
Niente alberghi e agenzie, quindi, e minimo ricorso all’industria turistica internazionale, tramite cui la maggior parte dei soldi che spendi nel Paese che visiti ritornerà all’estero (in aria condizionata o birre e bistecche d’importazione). Gli operatori di turismo responsabile distinguono tra i servizi indispensabili (la prenotazione di un volo) e quelli da evitare (l’eccesso di organizzazione, il tutto compreso che ti impedisce di renderti conto della realtà locale, l’albergo con piscina che sottrae acqua al fabbisogno della gente del posto).

Ho visto che c’è una campagna di boicottaggio del turismo in Birmania. Ci sono altre mete sconsigliate? E come valutare in modo critico le proposte delle agenzie di viaggi?
Ivan Maggioni, Parma

Aitr promuove dal 2000 una campagna di boicottaggio della Birmania quale destinazione turistica seguendo precise indicazioni dell’opposizione democratica al narco-regime militare di Rangoon. La Birmania è infatti un caso da manuale, sotto embargo da parte dell’Ue e degli Usa per violazioni dei diritti umani. Con questa azione Aitr ha voluto introdurre la dimensione etica nel turismo, già peraltro presente nelle diverse campagne contro la pedofilia, richiamando l’attenzione sulla connivenza che talvolta si determina tra industria turistica e regimi autoritari. Le proposte delle agenzie di viaggio non offrono di solito questo tipo di informazioni che sono lasciate all’iniziativa del cliente. Per questo, la prima condizione per fare un viaggio responsabile è informarsi attraverso i diversi canali disponibili e formarsi una propria idea prima di scegliere in base alla propria coscienza, se rinforzare, direttamente o indirettamente, una situazione di ingiustizia.

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