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Daniele e quel cartello a Illica

Daniele è arrivato a Illica, piccola frazione di Accumoli praticamente rasa al suolo, dove c’era questo cartello che diceva: "è vietato giocare a palla, saltare sul fieno, salire sugli alberi, ridere a crepapelle, sporcarsi, giocare con l’acqua, urlare di gioia, andare nelle pozzanghere"

di Andrea Cardoni

Daniele è partito da Roma con una squadra di soccorso praticamente subito. Ha portato soccorso per tutto il giorno che ha seguito la prima scossa e poi è arrivato a Illica, piccola frazione di Accumoli praticamente rasa al suolo, dove c’era questo cartello che diceva: "è vietato giocare a palla, saltare sul fieno, salire sugli alberi, ridere a crepapelle, sporcarsi, giocare con l’acqua, urlare di gioia, andare nelle pozzanghere". Daniele lo ha fotografato e mi ha mandato questa foto con un messaggio: «i ragazzi giocavano a "fare il contrario"».

E quando Daniele mi ha mandato questa foto ci ho visto dentro quella cosa che ha detto un signore che si chiamava Albert Camus, che diceva che “Il contrario di un popolo civilizzato è un popolo creatore” e quell’altra cosa che ha scritto Elsa Morante in un libro che si chiama Il mondo salvato dai ragazzini: “Pure se vi fa tremare per gli spasmi e la paura, tutto questo in sostanza e verità è nient’altro che un gioco”.

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