Cultura
Trionfante Venezia del passato. Oggi invece…
Recensione del libro di Elisabeth Crouzet-Pavan, "Venezia Trionfante" (di Domenico Stolfi)
di Redazione
Elisabeth Crouzet-Pavan, docente alla Sorbona, è una studiosa che applica alla perfezione la lezione del grande Braudel: scrivere di storia significa indagare gli intrecci tra ambiente geo-economico e vicende storico-sociali. In Venezia trionfante (Einaudi, 25,82 euro), questo metodo storiografico sortisce effetti magnifici. L’autrice parte dalle origini della città, che videro intorno all’anno Mille i primi stanziamenti nelle paludi di popolazioni oppresse dalle incursioni barbare: una fuga disperata, viste le condizioni che la nuova terra offriva, terre che periodicamente emergevano e scomparivano, acque malsane e non potabili. Inizia così il consolidamento del suolo, le tecniche di conservazione dell’acqua potabile, i milioni di pali di legno che arrivavano dalla terraferma e che, piantati nel fango, rendono possibile le fondamenta per la costruzione di quartieri che ancora oggi conservano lo stesso nome. La storia dell’amministrazione della Serenissima è un alternarsi di misure e politiche volte a preservare alternativamente la terra e la laguna, stravolta dalle deviazioni dei fiumi e dalla mano dell’uomo. Intorno a essa, crescono i commerci e le centinaia di corporazioni artigiane, e si mette mano alla difesa del territorio che sposterà i vetrai a Murano e i tintori alla Giudecca. Tutte iniziative che testimoniano una vivacità civica che oggi desta ammirazione in una città ancora alle prese con quei problemi. Che però allora si risolvevano.