Ecco il management della conoscenza

L‘introduzione della formula Fad (formazione a distanza) per gli operatori e manager nel non profit italiano (Corso Asvi sul management delle onp, prima edizione nel 1998), ha permesso l?accesso a una formazione di elevato livello. Un ruolo sempre più importante nella progettazione strategica dei master online Asvi, è ricoperto da ciò che definiamo «la creazione di un ambiente intelligente» di conoscenza condivisa, scambiabile, implementabile in un approccio bottom up (dal basso). Su questa linea ci muoviamo coerentemente con gli indirizzi della Dg Information Society e dello spirito che anima il sesto Programma quadro (vedi recenti interventi al convegno di Genova sull?Europrogettazione di Marco Marselli-Dg Information Society e del sottoscritto per Asvi). Oltre al semplice e superatissimo corso, è necessario che gli operatori, con la regia di chi progetta la formazione manageriale, sappiano ?ricostruire? le loro competenze manageriali, scambiando ?dal basso? sui problemi e sulle soluzioni ottimali che hanno funzionato, acquisendo competenze specifiche non solo a livello di contenuti, ma soprattutto nella gestione e manutenzione di ?reti di conoscenze?. Ecco quindi che il futuro della formazione manageriale in Italia si andrà configurando sempre più nella creazione di ?piattaforme di conoscenza condivise? e in continua crescita, e nelle competenze manageriali sempre più orientate in un?ottica di knowledge management molto oltre il semplice utilizzo dell?elearning come trasmissione di contenuti da una fonte autorevole a un ricevente passivo a livello di produzione di conoscenza. Ciò permetterà la riproduzione, in parte virtuale, degli ambienti operativi; l?abitudine al ?management della conoscenza? (la consapevolezza della complessità) dovrà entrare nella vita quotidiana del manager e l?ambiente operativo quotidiano ?entrerà? nella piattaforma, per divenire condiviso, oggetto di studio e riflessione collettiva, analizzato sia nel contenuto (il ?cosa?) che nel processo (il “perché” e il “come”). Marco Crescenzi – direttore Asvi