Sostenibilità

Orti cittadini per anziani, ora anche biologici

Un'iniziativa sociale di vecchia data si aggiorna alla sensibilità ecologista di oggi

di Barbara Fabiani

Nati oltre vent’anni fa , gli orti cittadini assegnati dagli enti locali ai residenti anziani continuano a svolgere con successo la funzione di socializzare persone che spesso si ritirano prematuramente tra le mura domestiche, oltre che a restituire all’uso pubblico appezzamenti abbandonati recuperandoli anche da un punto di vista ambientale. Gli orti cittadini hanno avuto una grande diffusione in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna ed anche in veneto. Ma oggi le condizioni con cui vengono concessi dagli enti locali questi piccoli terreni si arricchiscono di una valenza esplicitamente ecologista. Si diffonde, infatti, la richiesta che l’anziano non usi né pesticidi né fertilizzanti chimici, cioè che coltivi il suo orto in maniera completamente biologica. Ne sono un esempio i 40 orti urbani ,ognuno di 65 metri quadrati, che sono stati assegnati ad altrettanti anziani del comune di Magenta (Milano) che finanzia il progetto insieme alla Provincia di Milano. L’accordo è stato raggiunto con l’Auser locale e prevede l’utilizzo di questi spazi con un contratto di comodato d’uso di durata ventennale. Il terreno assegnato dovrà essere recintato; non ci saranno vincoli sulle coltivazioni ma dovrà essere salvaguardato l’ambiente, ed è pertanto vietato l’utilizzo di ogni forma di pesticidi e fertilizzanti chimici.


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