Non profit
Azzardo. Beccalossi: “Troppo ambigua la proposta del Governo”
Le leggi regionali non si toccano. Né direttamente, né con tentativi di distrarre e poi affondare il colpo. Questo è il messaggio inviato al Governo dalle Regioni
di Redazione
«Con una battuta verrebbe da dire che, sul tema del riordino del sistema giochi, per ora è saltato il banco. Grazie al pressing del presidente Maroni e all'accordo di tutte le altre Regioni, abbiamo ottenuto un rinvio della discussione prevista oggi a Roma in Conferenza Unificata. La proposta del Governo contiene punti poco chiari sulla volonta' di ridurre l'offerta indiscriminata di gioco d'azzardo e, soprattutto, come ben evidenziato dal nostro assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, mette a rischio le Leggi Regionali che cercano di mettere un freno a questa emergenza sociale».
Lo dichiara l'assessore al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, team leader della Giunta in tema di azzardo di massa, commentando la decisione della Conferenza delle Regioni di rinviare di alcuni giorni la discussione in tema di riordino dei giochi e di chiedere un incontro urgente con il presidente del Consiglio Renzi.
«La nostra linea – prosegue Viviana Beccalossi- è chiara e concreta. Contestiamo la volontà del Governo di escludere alcuni tipi di esercizi commerciali dalla regola delle distanze minime dai luoghi sensibili prevista dalla nostra legge e, inoltre, gli orari d'apertura delle sale slot, che si vorrebbe fissare per legge ad un minimo di 12 ore al giorno, di fatto mettendo in difficoltà i tanti Comuni che stanno cercando di regolamentare le fasce orarie».
«Ringrazio – conclude Viviana Beccalossi – l'assessore Massimo Garavaglia per il prezioso lavoro svolto a Roma, che ha permesso di compattare ancora di piu' il fronte delle Regioni, non più disposte a sopportare i costi sociali dell'azzardo offerto a ogni angolo di strada, a fronte di uno Stato che incassa 9 miliardi di euro l'anno di gettito fiscale».
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