Mondo

Repubblicani Usa votano solidarietà a Israele

Martedì prossimo al Congresso il voto. Inascoltato l'appello del segretario di Stato Powell

di Paolo Manzo

Lasciando inascoltato l’appello personale del segretario di Stato, Colin Powell per un rinvio, i leader repubblicani della Camera hanno fissato per martedì prossimo il voto della risoluzione in cui si esprime la ”solidarietà” per Israele che sta facendo ”i passi necessari per garantire la sicurezza del suo popolo smantellando le infrastrutture terroristiche nelle aree palestinesi”, si auspica ”un maggiore aiuto degli Stati Uniti all’azione di auto difesa” d’Israele. E si condanna il ”continuo sostegno e coordinamento del terrorismo” di Yasser Arafat.

La calendarizzazione è una conferma sia della forza delle posizioni filoisraeliane all’interno del Congresso -”C’è molta pressione pro-Israele fra i membri del Congresso e vogliono esprimersi” fa notare un collaboratore di un deputato- quanto dell’insofferenza della leadership repubblicana nei confronti di Powell, considerato, negli ambienti conservatori del Gop, troppo incline alla ricerca di posizioni di compromesso in Medio Oriente, allontanandosi da quella che i repubblicani considerano la chiarezza morale di George Bush nella lotta al terrorismo.

Alcuni repubblicani però non escludono la possibilità di qualche mediazione direttamente con la Casa Bianca per rimandare il voto, fissato per martedì. ”Stiamo lavorando con la Casa Bianca per
determinare il modo migliore per procedere con la risoluzione che
sostiene Israele nella lotta al terrorismo” ha detto il portavoce di Tom DeLay, la ”frusta” della Camera, che è fra i firmatari della risoluzione.

Alla Casa Bianca, comunque, sembrano rassegnati all’approvazione della mozione che esporrà ancora di più l’amministrazione di Bush alle critiche di chi la considera troppo sbilanciata in favore di Israele. Ed i funzionari della Casa Bianca si limitano a ricordare che la mozione ”non sarà vincolante” per l’amministrazione.

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