Cultura

“Montagna felix”, la genesi di una cover

Il dietro le quinte della copertina del numero in edicola di VITA bookazine: un lavoro di team tra il nostro ufficio grafico e il collettivo di illustratori Studio Fludd

di Matteo Riva

Con questa copertina vogliamo raccontare l’Italia delle montagne. Le montagne come paradigma del futuro. Territorio, quello montano, che sta sperimentando forme di innovazione in ogni ambito: economico, sociale, ecologico, identitario.
È stato questo l’abstract da cui siamo partiti per realizzare l’ultima copertina del numero di Vita di luglio. La copertina l’abbiamo affidata a Studio Fludd, collettivo nato nel 2008 composto da Matteo Baratto, Caterina Gabelli e Sara Maragotto. Lavorano dislocati tra Venezia, Torino e Milano ed hanno un approccio multidisciplinare che, come hanno raccontato recentemente in questa intervista, si identifica in uno spirito allergico ai confini, geografici e disciplinari.
Da segnalare tra i loro progetti del 2016 il coinvolgimento nell’interessantissima mostra dedicata ad Aldo Manuzio, allestita alle Gallerie dell’Accademia di Venezia fino al 31 luglio (mostra che ho recentemente visitato e che reputo imperdibile!).

Per questo numero abbiamo quindi privilegiato un tipo di illustrazione più sperimentale, che riuscisse a riassumere in un’immagine il dinamismo e la vivacità del territorio montano. Già nel 2015 avevamo lavorato con Studio Fludd sulla copertina “Mamma”, a nostro giudizio uno dei risultati più sorprendenti che la nostra redazione grafica abbia prodotto negli ultimi anni. Anche in questa seconda occasione dobbiamo dire che il risultato non ha deluso le nostre aspettative.
Di seguito si possono osservare da vicino le tavole di studio con cui è stata pensata la copertina, un modo per raccontare più da vicino un po’ del lavoro quotidiano della redazione grafica, lasciandovi immaginare il dialogo che si genera mensilmente con diversi artisti ed illustratori chiamati alle armi.


Continuando con un'ulteriore importante dettaglio, vi mostriamo le texture –sempre prodotte da Fludd– con le quali abbiamo voluto “ricamare” la sezione centrale della rivista. Più che un’illustrazione vera e propria abbiamo infatti chiesto ai nostri designer di produrre dei pattern “montani”, sulla scia dell'astrattismo già presente nel progetto della copertina. La gallery più sotto riporta inoltre alcune doppie pagine del magazine dove si può vedere nello specifico come le texture sono state utilizzate.

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Infine, a questo link potete vedere l'abituale “magazine trailer” che produciamo per anticiparvi la copertina di VITA. Questo piccolo metraggio ci permette di raggiungere nuovi utenti ed ampliare la visibilità dei nostri artefatti, che in questo modo non vivono solo della propria e spesso limitata natura cartacea.


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