Formazione
Qui si insegna l’impegno sociale
Parliamo dell'Istituto Cortivo, un'organizzazione che, attenta alle richieste del mercato lavorativo, propone cicli di formazione e specializzazione.
di Redazione
Si è costituito nel 1983, e Padova ne è la sede centrale. Ma nel corso degli anni, attraverso una fitta rete di centri dislocati nelle maggiori città italiane, è diventato una realtà presente in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Parliamo dell’Istituto Cortivo, un’organizzazione che, attenta alle richieste del mercato lavorativo, propone cicli di formazione e specializzazione finalizzati alla preparazione di figure professionali nell’ambito dell’assistenza all’infanzia, agli anziani, ai portatori di handicap e ai tossicodipendenti. Una struttura la cui carta vincente si è rivelata l’aver intuito che, svolgendo con dedizione e con il massimo delle competenze il lavoro che si ama, è possibile comunicare agli altri la propria positività ed energia.
La grande novità è che dal giugno di quest’anno parallelamente all’Istituto Cortivo è nata l’associazione Istituto Cortivo. «L’obiettivo» spiega Gianni Carlo Paolo Nalon, attuale segretario, «è far confluire nell’ambito di questa associazione tutte le persone che hanno seguito i nostri corsi e che sono interessate ad aggiornarsi ulteriormente nell’ambito del sociale e a cercare una collocazione nell’area del non profit, in funzione della specializzazione raggiunta».
L’intenzione dei fondatori dell’associazione è infatti, quella di concentrare in un unico contenitore allievi, ex allievi, o persone collegate all’Istituto Cortivo, «che hanno avuto la possibilità di conoscere, utilizzare e valorizzare le risorse professionali di formazione, per riversarle nel sociale con competenza e professionalità». Ci si può chiedere: ma come capire che quanto si è imparato nella formazione attiva, scolastica, e professionale all’Istituto Cortivo può essere utilizzato sul mercato del lavoro? E quanto le singole capacità possono essere trasferite nel sociale? E soprattutto in che modo si può dare a questo settore il proprio contributo? A questo proposito l’associazione risponde proponendo la pubblicazione di materiale editoriale sui diversi argomenti e organizzando giornate di studio, seminari e convegni, supportate dalla presenza di esperti del non profit che andranno a segnalare gli ambiti in cui la domanda di specifiche competenze nel settore dell’assistenza risulta maggiormente elevata. «Così», specifica ulteriormente Nalon, «è possibile stabilire un ponte tra quelle che sono le caratteristiche acquisite nella formazione del sociale dell’Istituto Cortivo e quella che può essere la richiesta effettiva per queste professionalità nella società».
È importante sottolineare che da parte dell’Associazione esiste una continuità di propositi, iniziative e scopi in linea con quelli dell’Istituto, che nello specifico si è sempre adoperato per sviluppare i contenuti formativi degli allievi, escludendo però qualsiasi impegno e certezza che riguardasse la loro collocazione al lavoro. Ma in più, rispetto a quanto finora fatto, l’associazione Istituto Cortivo pur evitando di incrementare false speranze, «potrebbe essere quella struttura che senza prendersi un impegno al 100 per cento, crea le condizioni migliori perché quello che l’allievo ha imparato nel corso di formazione, possa essere offerto e con profitto indirizzato sul mercato del lavoro». Insomma, l’obiettivo è di aiutare i partecipanti ai corsi a sviluppare meglio anche le loro potenziali imprenditoriali. Tra gli gli altri traguardi prioritari del gruppo vi è infine, la necessità di creare non un’associazione che abbia Padova come nucleo di partenza, ma che funga da centro propulsore e di aggregazione di idee e iniziative anche in altre piccole e grandi realtà in tutta Italia. Per portare avanti così la tradizionale missione sociale del Cortivo.
Lillina Moggio
Alla base di tutto: forti motivazioni
È convinzione comune all’interno dell’associazione partire dal presupposto che l’Istituto Cortivo con le sue peculiarità di centro professionale e formatore scolastico prepara adeguatamente persone indirizzate a operare nell’ambito dell’assistenza a minori, anziani, portatori di handicap e tossicodipendenti. Ma che già di per sé siano predisposte naturalmente a favorire il proprio benessere personale oltre che quello degli altri. Imparando a svolgere il proprio mestiere con quella professionalità che l’Istituto garantisce, questi operatori sono in grado di dimostrare e soprattutto comunicare all’assistito la comprensione, la pazienza, la capacità d’ascolto e la totale disponibilità di cui ha bisogno. Tutto questo permette in primo luogo il raggiungimento degli obiettivi personali. E quindi, di mettere nella condizione di cooperare per una positiva ricaduta delle proprie capacità nell’ambito del sociale. L’iter che il Cortivo segue per raggiungere questo traguardo è: istituto formatore, operatore formato, assistito, consentendo a quest’ultimo un miglioramento delle generali condizioni di vita. Secondo questa logica, l’ente formatore può dirsi soddisfatto per aver svolto al meglio il proprio ruolo di preparatore, l’operatore è valorizzato sulla base di quelle che erano le sue aspettative iniziali e infine all’assistito viene pienamente assicurato ciò di cui necessita. Proprio grazie al supporto di una persona preparata, soddisfatta e motivata.
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