Salute

Rompere il silenzio sui disturbi alimentari. Solo il 10% chiede aiuto

Per la prima volta il 15 marzo ha un riconoscimento istituzionale. Colpite oltre 3 milioni di persone in Italia, il 70% sono adolescenti. Ogni anno nel nostro Paese muoiono di anoressia e bulimia 3.240 persone. L’associazione Never Give Up onlus ha lanciato una campagna multicanale di sensibilizzazione con il claim “Loro non ne parlano. Never Give Up può aiutarli”

di Antonietta Nembri

Abbattere le barriere del silenzio e aiutare soprattutto gli adolescenti a chiedere aiuto. Questo in estrema sintesi l’obiettivo della prima Giornata nazionale sui disturbi alimentari che si celebra il 15 marzo. Per Never Give Up, onlus di professionisti che dal 2014 si occupa di sensibilizzare, prevenire e intercettare i fattori di rischio e trattare precocemente i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, il riconoscimento istituzionale della giornata è importate perché, come spiega la presidente Stefania Sinesi, psicologa e psicoterapeuta, nonché direttore scientifico della onlus «ogni volta che se ne parla c’è un incremento del 10% delle chiamate di aiuto».
In Italia sono oltre 3 milioni le persone che hanno problemi di peso, cibo e immagine corporea, il 70% di loro sono adolescenti. Tra i 12 e i 25 anni, i disturbi alimentari costituiscono la prima causa di morte per malattia. Ogni anno, in Italia, muoiono di anoressia e bulimia 3.240 persone. Il 20% dei casi riguarda bambini e ragazzi tra gli 8 e i 14 anni. I disturbi alimentari stanno ormai assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia sociale. «Solo il 10% di chi soffre chiede aiuto e in media tre anni dopo la comparsa dei primi sintomi. Invece» insiste la presidente «sono proprio gli interventi tempestivi e precoci sui disturbi quelli che rendono possibile guarire dai disturbi alimentari. Perché – insiste Sinesi – dai disturbi alimentari si può guarire».

Un problema diffuso quindi? «In Italia 2.665.000 adolescenti hanno problemi con cibo, peso e immagine corporea. L’età di insorgenza del disturbo è attorno ai 12 anni, ma sono sempre più frequenti i casi di insorgenza precoce, verso gli 8 – 10 anni» spiega la presidente. «Never Give Up è stata fondata proprio con l’obiettivo di supportare, in particolar modo gli adolescenti, a chiedere aiuto a non sentirsi soli o giudicati. Come diciamo nella campagna “Loro non ne parlano. Never Give Up può aiutarli”».
Ma se è importante intervenire precocemente, come farlo? Come capire i primi sintomi? «Il comportamento verso il cibo cambia, si selezionano gli alimenti» spiega Sinesi. «Si può notare anche attività fisica eccessiva e il fatto che subito dopo i pasti il ragazzo o la ragazza corrono in bagno. C’è anche un atteggiamento di isolamento evidenziando problemi di tipo relazionale. Anoressia e bulimia sono la punta dell’icerberg, sotto vi è un mondo di emozioni che non sono state elaborate». La presidente di Never Give Up sottolinea inoltre che come tutti i disturbi di tipo psichiatrico anche quelli alimentari «fanno paura facendo sì che si abbia timore a parlarne. Mentre occorre abbattere la barriera del silenzio perché si tratta di un problema che colpisce tutte le fasce d’età e tutti i ceti sociali. I disturbi alimentari sono trasversali». Oltretutto, continua Sinesi, «se un tempo era prevalentemente femminile oggi c’è anche un 20% di maschi che ne viene colpito e sono in aumento. Le famiglie fanno più fatica nel riconoscere i sintomi nei ragazzi. Alla base c’è sempre un disagio emotivo molto profondo».

Il 15 marzo Never Give Up con le associazioni dei genitori e i rappresentati della sanità pubblica saranno al ministero della Salute, un’ulteriore occasione per far conoscere il problema e rompere il silenzio che sembra circondare questi disturbi.
In occasione della Giornata nazionale, inoltre, la onlus ha lanciato una campagna multicanale di sensibilizzazione, aiuto e raccolta fondi, associata al numero solidale unico solidale 45586 attivo fino al 17 marzo.


Protagonista della campagna è l’attrice Aurora Ruffino diretta in video dal regista premio Oscar Danis Tanović.

I proventi delle donazioni numero al unico solidale 45586 andranno a sostegno delle attività della Onlus, presente con servizi attivi di supporto e prevenzione, come Meet Us (consulto gratuito su Roma, Milano, Perugia, Bari con appuntamento garantito entro 14 giorni dalla richiesta); Never Give Up Place (ambulatorio psico-nutrizionale ad Avezzano); SOS mail (servizio gratuito di helpmail, con risposta entro le 24 ore) e con programmi di sensibilizzazione sul territorio, come il talk scientifico rivolto ai giovani “Il Cibo oltre il Cibo” e la Never Give Up Experience: programma itinerante gratuito di sensibilizzazione, ascolto e supporto che ha già fatto tappa in scuole, concerti e manifestazioni sportive. Nel futuro della Onlus è previsto anche lo sviluppo di Never Give Up House (progetto architettonico di Mario Cucinella).

In apertura Aurora Ruffino, ritratta dagli scatti del fotografo Maki Galimberti

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