Politica
Reddito di Cittadinanza, l’Inps pubblica i moduli per fare domanda
Le prime domande per il Reddito di Cittadinanza potranno essere presentate dal 6 marzo. Il Parlamento sta esaminando il decreto per convertirlo in legge, ma il modulo per fare domanda, come previsto dal decreto, è già disponibile. Il penultimo punto? Dichiaro di essere a conoscenza che in caso di esaurimento delle risorse disponibili per l'anno di riferimento, ci sarà una rimodulazione dell'ammontare del beneficio.
di Redazione
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Come previsto dal decreto legge sul Reddito di Cittadinanza, che dava 30 giorni di tempo all’INPS per predisporlo, da ieri è disponibile il modulo per presentare domanda per il Reddito di Cittadinanza. La domanda (SR180) è composta di 4 pagine di spiegazione e 5 di campi da compilare.
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La premessa della dichiarazione è la consapevolezza del dichiarante che:
- i requisiti di accesso devono essere mantenuti per l’intera durata del beneficio, pena la cessazione dello stesso
- il beneficio è condizionato alla Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro da parte dei componenti maggiorenni del nuclo familiare nonché all’adesione al percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale presso il CpI o il Comune
- i componenti maggiorenni del nucleo devono attenersi agli obblighi e ai comportamento previsti dal Patto per il Lavoro/ Patto per l’inclusione sociale
- se il RdC/pdC è stato indebitamente conseguito o mantenuto, mediante l’utilizzo o presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestazioni non veritiere, o mediante l’omissione di informazioni dovute, è prevista la reclusione da 2 a 6 anni
- se si omette di comunicare la variazione del reddito, del patrimonio immobiliare, della disponibilità di beni durevoli o di altre informazioni dovute, nei casi in cui la variazione comporta la revoca o la riduzione del beneficio, è prevista la reclusione da 1 a 3 anni
- alla condanna in via definitiva per quanto sopra indicato, consegue la revoca del beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito
Il penultimo punto del modulo recita così: «dichiaro di essere a conoscenza che in caso di esaurimento delle risorse disponibili per l'anno di riferimento, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, è ristabilita la compatibilità finanziaria mediante rimodulazione dell'ammontare del beneficio».
A partire da domani, 1° marzo 2019, il vecchio Reddito di inclusione non potrà più essere richiesto. La domanda non può essere presentata subito, ma solo dopo il quinto giorno di ciascun mese: le prime domande potranno essere presentate il 6 marzo mentre il contributo sarà erogato ad aprile.
Foto di copertina Unsplash