Formazione
Le città più intolleranti d’Italia? Roma e Milano
Vox, l’osservatorio italiano sui diritti ha analizzato, da agosto 2017 a febbraio 2016, 2 milioni e 700 mila tweet per la seconda edizione della “Mappa dell’Intolleranza”. Sei i temi ricorrenti: donne, omosessuali, immigrati, ebrei, musulmani e disabili. Roma e Milano le città più "intolleranti"...
di Anna Spena
Sette mesi di lavoro e 3 le università coinvolte, le statali di Milano e Bari e La Sapienza di Roma. Vox, l’osservatorio italiano sui diritti, ha analizzato, da agosto 2017 a febbraio 2016, 2 milioni e 700 mila tweet per la seconda edizione della “Mappa dell’Intolleranza”. Sei i temi ricorrenti: donne, omosessuali, immigrati, gli ebrei, i musulmani ed anche i disabili… Sono stati riscontrati 76 termini sensibili: per 412.716 sono stati utilizzati associati ad un contenuto “negativo”.
Il 63% dei tweet conteneva termini offensivi verso le donne, il 10% verso i migranti, il 10,8% verso gli omosessuali, seguiti da quelli verso gli islamici, il 6,6%, e dalle persone con disabilità, il 6,4%. “Troie, negri, terroni, culattoni, ritardati” quelli più utilizzati… Al primo posto, sul podio delle Regioni più intolleranti, ci sono Lombardia con 16.393 tweet; l’Umbria con 12.664 tweet e il Lazio che si ferma a quota 12.164 tweet. Le Regioni “più buone” invece sono Valle d’Aosta con soli 37 cinguettii; poi Molise con 136 e infine Basilicata con 189 tweet.
«La Mappa», dice Marilisa D’Amico, costituzionalista, co-fondatrice di Vox, «dimostra ancora una volta l’esistenza radicata nel nostro Paese e nelle nostre città di una resistenza sociale alla tolleranza e all’accettazione del diverso. Le parole di odio che abbiamo mappato sono veicolo di discriminazioni e stereotipi che ostacolano l’eguaglianza effettiva, come sancita dalla nostra Costituzione. Per questo, i risultati della Mappa dovrebbero rappresentare un segnale chiaro per la politica e per le istituzioni: i diritti non si garantiscono solo sulla carta, ma è necessario agire sul contesto culturale con azioni concrete e di prevenzione».
Se guardiamo alle città, Roma e Milano sono quelle in assoluto più intolleranti: a Roma sono stati rilevati 20.755 tweet offensivi. 5.120 i messaggi scritti contro le donne, 1.749 contro i migranti, 1.268 quelli per gli islamici e 1.324 per gli omosessuali. A Milano invece il totale dei "tweet intolleranti" è stato di 15.636, di cui 5.345 contro le donne, 1.032 a stampo razzista, 967 omofobi. In Lombardia anche Brescia e Bergamo hanno visto un proliferare di messaggi offensivi e discriminatori, per un totale rispettivamente di 1.221 e 1.214, seguite da Monza, Varese, Pavia e Lodi.
Al terzo gradino del podio si piazza Napoli sono stati raccolti in tutto 7.437 tweet negativi: 1.112 quelli razzisti, 1.546 sono i messaggi omofobi, 3.955 i tweet contro le donne, 360 contro gli islamici, 352 i messaggi contro disabili e 112 antisemiti. Seguono Torino e Firenze.
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