Mondo

Argentina: crisi, solidarietà e speranze

La crisi ha portato all'annuncio di chiusura a "tempo indeterminato" delle banche. La solidarietà di Veltroni e Batistuta. Le speranze per un accordo quasi raggiunto con l'Fmi

di Paolo Manzo

Strano ed affascinante Paese, l’Argentina. Non hanno lavoro ed allora la Tv con il suo Pippo Baudo locale organizza una sorta di Fantastico, dove i premi estratti non sono miliardi bensì posti di lavoro. L’ultimo estratto, un disoccupato che da noi sarebbe “di lunga durata”, alla notizia di essere stato assunto come aiuto-cuoco, ha fatto un salto di almeno mezzo metro. Di gioia.

Strano paese, dove i sindacati dei trasporti di Rosario decidono per risolvere i loro problemi di budget, di far pagare il biglietto anche ai pensionati. Che da anni hanno una carta per viaggiare sui mezzi pubblici, gratis. Comprensibili tensioni tra autisti e controllori (“No, deve pagare”) e vecchietti adirati (“No, io non pago”), al punto da dover intervenire il comune, per rendere di nuovo accessibili gli autobus cittadini per gli anziani, che guadagnano circa 100 euro al mese di pensione… Della serie “homo homini lupo”, soprattutto quando è povero.

Da lunedì un’altra stranezza: la chiusura a tempo indefinito di banche ed uffici cambi per ordine della Banca centrale argentina. Il passo mira a bloccare la fuga di capitali dal Paese in crisi, reso possibile dalle sentenze anti-corralito della magistratura. Argentina anch’essa, ma nettamente ostile al governo del presidente Duhalde che, con il provvedimento della Banca centrale di Baires, punta alla conversione forzata dei depositi bancari in obbligazioni a scadenza decennale. Crisi istituzionale.

Anche perché, a sentire il presidente del gruppo dei ministri delle finanze
dell’Unione europea, Rodriguo Rato, l’Argentina e il Fondo monetario internazionale sono ormai prossimi al raggiungimento di un accordo relativo agli aiuti economici da destinare al paese sudamericano. “I responsabili del Fondo e le autorità argentine stanno lavorando agli ultimi dettagli. L’accordo è quasi raggiunto”, assicura Rato, ministro dell’economia spagnolo. Speranza.

E in attesa che l’Fmi sblocchi una situazione che, in gran parte, ha contribuito a creare, chi aiuta da subito è il Comune di Roma. Una raccolta di materiale sanitario, alimentare e di prima necessità, sarà inviata infatti in Argentina, all’associazione fondata dal premio Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel. L’iniziativa di solidarietà sarà presentata lunedì 22 marzo, alle ore 12.45 in Campidoglio, dal sindaco della capitale Walter Veltroni. E alla conferenza stampa ci sarà anche l’attaccante della Roma, Gabriel Batistuta. Di Reconquista, provincia di Santa Fe, Repubblica Argentina. Bravi davvero.

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