Cultura
La scena trap ha fatto scacco matto e si è presa Sanremo
A vincere il Festival è stato Mahmood con il pezzo Soldi, prodotto da Charlie Charles, lo stesso che ha portato al successo Ghali e Sfera Ebbasta
Mahmood, il vincitore del Festival di Sanremo, non è esattamente uno sconosciuto per chi abbia un minimo di frequentazione con il mondo rap. Oltre ad aver partecipato a X-Factor e a Sanremo giovani infatti ha collaborato con Fabri Fibra e Gué Pequeno.
La sua vittoria però nasconde qualcosa d'altro. Da un lato la bulimia della trap italiana che sembra non avere confini e ostacoli e dall'altro la supremazia di Milano in questo momento storico.
È infatti un ragazzo milanese di origini egiziane, ha vinto a Sanremo con un testo che parla di periferia e soldi, con un gergo e un modo molto lontani da quello che ci si aspetterebbe per l'Ariston. Il pezzo “Soldi” è poi prodotto da Charlie Charles, milanese, lo stesso che ha portato al successo Ghali e Sfera Ebbasta, milanesi anche loro, considerato nel mondo un'eccellenza italiana, visto che viene chiamato anche negli Stati Uniti per produrre e collaborare
Anche il featuring con Gué Pequeno, milanese, durante la competizione canore non è stato casuale. Il rapper ex Club Dogo non è solo legato alla Bhmg di Sfera Ebbasta ma è anche il primo a fare un pezzo trap in Italia (Il Ragazzo D'oro nel 2011).
Sanremo, che che ne dicano i critici, detta la linea dei suoni e degli ascolti dell'anno. Detta il gusto, anche quello di chi ironizza o prende in giro la kermesse. Per questo che vinca Mamhood con una base di Charlie Charles è un segnale. Il 2019 si profila come la vera consacrazione della trap anche fuori dalle piattaforme streaming.
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