Mondo

Pedro (Finley): I proventi della nuova canzone? Li diamo all’ong Cesvi

La nota band italiana pubblica la cover del brano "Il mondo" di Jimmy Fontana e decide di devolvere l'incasso al progetto Food right now contro la fame del mondo dell'organizzazione non governativa: lunedì 13 giugno alla Mondadori di Milano il lancio ufficiale, con l'hashtag #girailmondogira. Ecco l'intervista a tutto tondo al cantante

di Daniele Biella

“La nostra musica? Leggerezza e divertimento, mai superficialità. Ora sentiamo il bisogno di aggiungere impegno sociale: per questo abbiamo reinterpretato la canzone Il mondo di Jimmy Fontana dedicandola alla ong Cesvi”. È chiaro il messaggio di Pedro – Marco Pedretti – vocalist del gruppo Finley, una delle band italiane più famose a livello internazionale (Dani, Ka e Ivan gli altri tre componenti), nata nel 2002 e capace di vendere 320mila dischi e ricevendo per due volte il premio Best italian act agli MTV Awards. Lunedì 13 giugno, alle ore 18 presso il Mondadori Megastore in via Marghera 28 a Milano, Cesvi e i Finley racconteranno al pubblico la loro collaborazione, al termine della quale la band suonerà "Il mondo #girailmondogira": un brano che sarà disponibile in digital download su tutte le piattaforme streaming a partire dal 14 giugno. “I proventi andranno a sostenere la campagna Food right now di Cesvi, contro la fame nel mondo”, sottolinea Pedro in apertura dell’intervista.


Perché i Finley hanno scelto Cesvi, e perché la loro campagna Food right now?
Il pianeta è una casa comune, e tutti dobbiamo contribuire a renderlo un posto migliore. Siamo sulla scena da più di un decennio, abbiamo raggiunto i 30 anni e con essi il bisogno di azioni più dirette per fare qualcosa, nel nostro piccolo. Quando, grazie a conoscenze comuni, abbiamo conosciuto le attività dell’ong Cesvi, è nata una sinergia che ha portato prima a un’amicizia e poi a questa prima collaborazione. Food right now ci è sembrata una serie di azioni molto incisiva su un tema di cui dobbiamo parlar eil più possibile: la fame nel mondo ha numeri impietosi, una persona su nove nel mondo soffre di denutrizione, non possiamo chiudere gli occhi.

La scelta della canzone?
Il mondo, già dal titolo, dice molto. Il fatto che poi sia un brano che ha legato e lega generazioni, facendole emozionare, fa il resto. È piena di positività, aspetto secondo noi importante perché nel sensibilizzare la nostra fan base su questo tema bisogna lanciare un messaggio legato al fatto che chiunque può fare qualcosa nel proprio ambiente, al di là del macroproblema la cui risoluzione spetta alle politiche internazionali. I ragazzi sono meno interessati alla salvaguardia della “casa comune”, meno sensibili? È vero che possono avere altro in testa in un periodo complicato della loro vita, ma se si pone luce sul tema non si tirano indietro, e sul tema del rispetto verso ciò che li circonda, hanno molto da insegnare agli adulti e alla classe dirigente.

Quali sono i temi su cui i Finley discutono più spesso tra loro, a livello sociale?
Ci infervora il tema del lavoro, ovvero delle poche opportunità che ci sono oggi per i giovani e soprattutto dell’estrema difficoltà per avviare un’impresa: cosa che abbiamo vissuto e stiamo vivendo sulla nostra pelle dal 2012, quando abbiamo aperto l’etichetta indipendente Gruppo Randa. Meccanismi tortuosi, lentezza illogica, burocrazia infinita, e a volte mancanza di trasparenza: tutto questo rende più complicata la vita delle persone, ancora più se giovani e quindi con molte energie, che poi provano sfiducia di fronte a situazioni opache. Un altro tema è quello, molto sentito in questo periodo, dell’incontro con chi non si conosce, in particolare pensando all’odissea dei profughi: ne discutiamo spesso, essendo comunque tutti allineati in una stessa direzione, quella del rispetto e della necessità di aiutare persone che sono in condizioni assai peggiori della nostra. Ci fa molto pensare, e arrabbiare, che vari politici usino questo tema in modo improprio, spingendo la gente a odiare queste persone, spostando il problema e le responsabilità, che invece sono della classe dirigente e delle proprie scelte sconsiderate.

Volendo associare un pensiero diretto, uno stimolo per i vostri fan al lancio della canzone Il mondo #girailmondogira, quale potrebbe essere?
Abbiamo le capacità per cambiare quello che non ci piace di quello che ci sta attorno, migliorare il nostro modo di pensare. Oggi tutto arriva più velocemente nelle nostre case: questo è utile ma dobbiamo ricordarci che la chiave, la filosofia da seguire è quella che sono le nostre scelte a cambiare questo mondo. Non pensiamo solo al nostro orticello, altrimenti tra qualche anno o decennio, se dovessero accadere a noi situazioni problematiche, non saremmo in grado di reagire. Diamoci da fare.

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