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Tempi strettissimi per l’elettrosmog
Camera: alla ripresa dei lavori l'aula di Montecitorio è chiamata ad affrontare il Ddl n.4816 sul cosiddetto elettrosmog.
di Redazione
Il disegno di legge quadro sull?inquinamento elettromagnetico in discussione alla Camera si applica agli impianti, ai sistemi e alle apparecchiature che possono comportare l?esposizione a campi elettrici, magneti ed elettromagnetici con frequenze comprese entro i 300 Hz e che non dovranno nel loro esercizio superare i limiti di emissione previsti dallo schema di decreto, votato il 14 luglio con una mozione a larga maggioranza, che impegna il Governo a definire entro il 14 novembre ?99 i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità relativi all?inquinamento elettromagnetico. Tra gli apparecchi previsti vi sono anche quelli a uso domestico, che vengono contemplati sul versante dell?informazione: dovranno essere dotati di etichette e schede informative che spieghino i livelli di esposizione prodotti e la distanza di utilizzo consigliata, nonché le principali prescrizioni di sicurezza. Per gli impianti e gli elettrodi il Ddl prevede che lo Stato si occupi di definire i tracciati degli elettrodotti con tensione superiore a 150 kV, determinare le loro distanze dagli edifici e realizzare accordi di programma con gli esercenti per promuovere tecnologie e tecniche di costruzione degli impianti. Nel Ddl sono previste sanzioni per chi supererà i limiti che verranno applicate anche nei confronti di chi ha in corso piani di risanamento. La bonifica degli elettrodotti dovrà avvenire entro 12 anni, mentre i controlli verranno affidati alle Arpa, le agenzie regionali per la protezione ambientale).
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