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Aiuti alle famiglie numerose. Ecco come chiedere gli assegni

Sono operativi quelli per i nuclei familiari e per la maternità. Per la domanda non servono troppi documenti ma la dichiarazione sostitutiva

di Redazione

Gazzetta Ufficiale: scattano il 21 settembre i due provvedimenti stabiliti dal dipartimento per gli affari sociali. Si tratta dell?assegno per il nucleo familiare e dell?assegno di maternità previsti dagli articoli 65 e 66 della legge 448 del dicembre ?98. Sono stati resi noti anche i criteri di assegnazione dei fondi e le modalità per ottenerli. Assegno per il nucleo familiare e assegno di maternità: una misura per contrastare la povertà e aiutare la famiglie numerose con figli minorenni a carico, il primo; una mezzo per integrare il reddito in aiuto alle madri che non hanno copertura previdenziale nell?affrontare la nascita. Gli assegni familiari sono per i cittadini italiani con tre figli minorenni e con una modesta situazione economica che possono richiedere un assegno mensile di 200 mila lire per tredici mensilità. L?assegno, concesso dal Comune, viene corrisposto dall?Inps ogni sei mesi. Per ottenere questo aiuto il nucleo familiare deve rispondere ad alcuni requisiti: avere almeno tre figli minorenni, avere una situazione economica del nucleo familiare inferiore a 36 milioni annui per i nuclei con cinque componenti. Nel calcolo del reddito si fa riferimento alla scala di equivalenza prevista dal decreto legislativo n. 109/98 (con il quale il governo ha stabilito in via sperimentale i criteri uniformi di valutazione della situazione economica e dell?Isee, indicatore della situazione economica equivalente del richiedente la prestazione), per esempio il reddito deve essere di 33 milioni e 480 mila lire nel caso il nucleo sia composto da un a solo genitore e tre figli minori e di 40 milioni e 320 mila lire per un nucleo familiare composto da sei persone. Nel calcolo sono previste inoltre delle detrazioni per nuclei che risiedono in abitazione in locazione. L?assegno potrà essere intero (200 mila lire mensili) o minore se la situazione del nucleo familiare è più alta. Passando all?assegno di maternità si tratta di una misura di integrazione del reddito per aiutare le madri che non hanno copertura previdenziale di indennità di maternità. Hanno diritto a questo assegno tutte le donne italiane, residenti, che non ricevono altri trattamenti di maternità e con una situazione economica non elevata. La donna può chiedere un assegno di 200 mila lire per un massimo di cinque mesi per ogni figlio nato dopo il 1° luglio ?99. L?assegno, anche in questo caso, è consesso dal Comune e corrisposto dall?Inps in un?unica soluzione entro 45 giorni dalla data di ricezione dei dati trasmessi dal Comune. I requisiti sono avere un figlio nato dopo il 1° luglio ?99, avere una situazione economica non superiore a 50 milioni annui per nuclei di tre componenti, o cifre diverse sempre secondo la scala di equivalenza e non ricevere per il figlio nato un trattamento previdenziale di indennità di maternità, se il trattamento ricevuto è inferiore alle 200 mila lire si può richiedere la differenza. La donna che richiede l?assegno di maternità può chiedere anche quello per il nucleo familiare se ha altri due figli minori e se il nucleo familiare è nelle condizioni economiche stabilite dalla legge. Questi assegni non costituiscono reddito a fini fiscali e previdenziali e sono tra loro cumulabili, sono anche cumulabili con altre provvidenze erogate dall?Inps e dagli enti locali. La domanda va presentata al Comune di residenza, entro il 31 gennaio dell?anno successivo a quello per il quale è richiesto l?assegno per quello del nucleo familiare ed entro sei mesi dalla nascita del figlio per l?assegno di maternità. Per gli assegni relativi al 1999 la domanda va presentata entro il 21 marzo del 2000. La domanda consentirà di ottenere anche gli arretrati maturati nello stesso anno. Per documentare la situazione economica della famiglia insieme alla domanda occorre presentare una dichiarazione sostitutiva utilizzando il modello pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.


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