Non profit

Fondazioni: tempi lunghi per nuovi vertici

L'entrata in vigore dei regolamenti attuativi della riforma delle Fondazioni non comporterà l'azzeramento immediato e automatico dei vertici

di Redazione

L’entrata in vigore dei regolamenti attuativi della riforma delle Fondazioni non comporterà l’azzeramento immediato e automatico dei vertici e le incompatibilità tra i membri delle Fondazioni stesse e coloro che siedono nei consigli di amministrazione delle banche controllate scatteranno solo alla fine del periodo transitorio, una volta che saranno stati rimessi a punto i nuovi statuti. E’ questo, secondo quanto si apprende da fonti del Tesoro, uno dei tre punti cardine sui quali si basa la riforma del sistema delle Fondazioni bancarie. Le fonti del Tesoro precisano che l’altro importante pilastro su cui si basa la riforma, quello della presenza del 70% dei consiglieri degli organi di indirizzo nominati da Regioni, Province e Comuni a fronte del restante 30% facente capo alla societa’ civile, non e’ illogico. Bensì in linea con quanto previsto dalla legge che, spiegano, affida alle Fondazioni una missione di supporto alle attività di carattere sociale che coincide in larga misura con quella degli enti territoriali.

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