Formazione
Da Coop una nuova scuola nelle Marche post sisma
Ha aperto la nuova scuola di Caldarola in provincia di Macerata, la terza ricostruita grazie al contributo dei soci Coop e di 13 cooperative di consumatori. Ne usufruiranno 250 bambini
di Redazione
Una scuola, 250 bambini, tredici cooperative di consumatori. E in mezzo il supporto alla progettazione dell’Università Iuav di Venezia, il consorzio Integra che realizza l’opera, la Legacoop nazionale a fare da committente.
A rendere il tutto possibile 2.750.000 euro. Fondi raccolti attraverso la campagna di solidarietà lanciata da 13 cooperative di consumatori nell’autunno 2016. Il meccanismo semplice ha permesso di arrivare a una cifra più che ragguardevole sommando più interventi: le donazioni libere, i contributi versati trasformando i punti accumulati facendo la spesa e la devoluzione del 10% del valore delle vendite complessive del prodotto a marchio di una settimana.
Ora l’apertura della nuova scuola di Caldarola in provincia di Macerata, a un anno esatto dall’avvio del cantiere. È una delle 13 scuole previste dall’ordinanza Commissariale n. 14 da ricostruire dopo il sisma nelle Marche, la terza a aprire dopo Sarnano (Macerata) e Fabriano (Ancona).
Una nuova scuola al posto della precedente – antica di quasi cento anni (era stata realizzata nel 1925) – lungo il Viale Umberto, a pochi passi dalla piazza rinascimentale in cui sorgono i principali monumenti di Caldarola affrescati dal pittore manierista Simone De Magistris – a cui la stessa scuola è intitolata – e del castello Pallotta, di origine medievale.
1700 mq di superficie in cui confluiranno la scuola dell’infanzia (3 sezioni) e primaria (5 classi), struttura in acciaio per la resistenza al sisma e materiali di tamponamento e copertura utili a garantire il massimo confort termico, nel rispetto dell’Ordinanza n.14 del 16 gennaio 2017 emessa dal Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico dell’agosto 2016, oltre all’impiego di pannelli fotovoltaici da integrare sulla copertura della palestra esistente, nel rispetto dell’efficientamento energetico. Il tutto su una pianta a L che va a posizionarsi sopra l’edificio preesistente. A questa rimandano anche la stessa semplice volumetria come la disposizione su due piani, anche se l’articolazione interna prevede doppie altezze e lungo i fronti ampie pareti vetrate contribuiscono a costruire una maggiore varietà degli spazi di connessione e più profonde relazioni tra il paesaggio storico e il nuovo edificio scolastico. Nell’edificio anche auditorium, biblioteca, laboratorio di grafica, aula informatica.
La prima ideazione della struttura è firmata dall’Università Iuav di Venezia; l’Università, che ha lavorato a titolo gratuito, non è nuova a collaborazioni di questo tipo e ha già contribuito in passato alle opere di ricostruzione del Vajont e del Friuli e più recentemente in Aquila. La fase esecutiva è invece affidata al Consorzio Integra Soc. Coop. Il cantiere avviato un anno fa ha colto l’obiettivo di arrivare alla conclusione dei lavori e alla consegna della scuola entro l’anno scolastico in corso. Infatti, subito dopo l’inaugurazione i bambini di Caldarola e del comprensorio lasceranno i container e il capannone industriale, adibiti a polo scolastico, dove fino a ora hanno seguito le lezioni.
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