Formazione

Pirellone: un aereo da turismo contro il Palazzo della Regione a Milano

Tre i morti accertati, 70 i feriti, 24 quelli ancora ricoverati. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, ma prevale quella dell'incidente

di Redazione

Un?aereo turismo contro Pirellone così il flash dell?Ansa alle 17:57. L?impatto tra il 23 /mo e 27/mo piano del Pirellone dove per un?ora è uscito un fumo nero : fiamme, timori di gente intrappolata. Intanto si organizzavano i soccorsi; Alcuni impiegati uscire con lievi ferite. I detriti sono stati lanciati su tutta la piazza, evidenti i rottami di un’ala di aereo di tipo turistico. L’apertura dell’esplosione è su tutto il fronte delle vetrate del Pirellone. Visibile una sorta di ‘ferita trapassante’ in orizzontale e per l?intero asse del grattacielo e riesce difficile spiegare come un piccolo aereo abbia potuto far ciò. Anche le testimonianze parlano di persone che nel raggio di 200 metri sono stati buttati per terra dallo spostamento d?aria. “Abbiamo sentito uno schianto tremendo, io ero al 14esimo piano: la prima reazione, istintivamente, è stata quella di abbandonare il lavoro e correre alla scala di emergenza”. Lo ha detto all’edizione straordinaria del Tg1 Giovanni Mascolo, architetto, che era al lavoro nel Pirellone al momento dell’incidente. “Lo stesso hanno fatto tutti i colleghi, e non erano pochi nonostante l’ora – ha proseguito. Siamo usciti e abbiamo raggiunto la zona sicura sotto il porticato. Tutti i colleghi che sapevo presenti a quell’ora nel mio piano li ho visti uscire con me: non oso immaginare – ha concluso – cosa possa essere successo al ventiseiesimo piano”. ”Ho sentito una botta e poi un’enorme esplosione. Io ero al ventunesimo e da quel piano in giù la gente è uscita in modo ordinato. Eravamo in pochi. Non so cosa e’ successo al 25-26esimo piano”. Questa la testimonianza di un dipendente della Regione Lombardia che ha gli uffici appunto al Pirellone. Poche settimane fa c?erano state prove di evacuazione del grattacielo e i piani alti erano vuoti per lavori di ristrutturazione. Sarebbero tre le persone morte in seguitollo schianto: lo ha reso noto il ‘118’, precisando che ci sarebbero anche 70 feriti di cui 24 ancora ricoverati nei diversi ospedali milanesi. Solo due in condizioni gravi. Il ‘118’ e’ sul posto con una quindicina di ambulanze e quattro equipe mediche. Incidente, attentato o suicidio del pilota che voleva fare un’azione eclatante. Sono le tre ipotesi che vengono vagliate attentamente dagli inquirenti come movente dello schianto che ha squassato gli ultimi piani del Pirellone a Milano. Il pilota, Luigi Fasulo, aveva 55 anni, era il proprietario del Piper da turismo e aveva una lunga esperienza di volo alle spalle. Quello che però non torna, è che il Pirellone non si trova sulla rotta dell’aeroporto. Per raggiungere Linate doveva fare il giro in senso inverso perché si atterra da sud verso nord, e dunque per poter atterrare avrebbe dovuto fare il giro fuori dalla tangenziale. E’ stato istituito un numero verde per avere informazioni della Protezione civile della Lombardia e’ 800-061160. A questo numero, spiegano i dirigenti della Regione, possono chiamare i parenti dei dipendenti della Regione Lombardia per avere notizie. Raggiunto in India il presidente della Regione Formigoni ha dichiarato: ”Un evento terribile, quali che ne siano le cause e le motivazioni. Il mio primo pensiero va alle famiglie delle vittime e dei feriti a tutti i miei colleghi”. Cosi’ il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha reagito a caldo alla notizia di quanto accaduto a Milano. Raggiunto al telefono a Bombay, in India, dove si trova in missione ufficiale, il ‘Governatore’ ha detto che interrompera’ la sua visita e prendera’ il primo aereo disponibile, in modo da far ritorno a Milano al piu’ presto. ”Partiremo tra poche ore, e saremo a Malpensa domattina attorno alle sette”, ha detto.


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