Volontariato
Fioroni, Margherita: “Bossi detta, Fi scrive, Follini scompare”
L'Ulivo critica duramente il Polo sulla legge per l'immigrazione e sulle norme per le colf: "Vince il diktat padano"
”Berlusconi sta davvero lavorando per la storia: il problema è che alla storia ci passerà non per la gloria che sogna quanto per le leggi vergognose che approva”. Lo ha detto Giuseppe Fioroni dell’esecutivo della Margherita, sottolineando che ”negare lo stralcio al diritto d’asilo è un’altra perla”, perché ”siamo l’unico paese eruopeo a non avere una legge in tal senso”. ”Abbiamo già constatato -avverte Fioroni- che gli unici ‘rifugiati’ che interessino Berlusconi sono quelli che aspettano il salvacondotto per motivi giudiziari e non per motivi umanitari”. Questo Paese, aggiunge, ”unico in Europa, decide di accogliere benevolmente gli evasori fiscali ma mette alla porta i perseguitati politici e approva condoni per i ricettatori ma non per le ‘badanti’. Quanto alle sanzioni sia chiaro che oggi, in Italia, costa meno regolarizzare un trafficante d’armi o un esportatore di capitali illeciti che una domestica”. Nessuno, conclude Fioroni, ”vuol fare dell’Italia il ricettacolo dei clandestini: ma non vorremmo neanche diventare il Bengodi dei furbi”. Già ieri, in merito alle polemiche sorte nella maggioranza sul decreto, Fioroni aveva detto: “Ecco le tre scimmiette della coalizione di destra: Berlusconi non vede, Follini non parla, Bossi non sente. Se qualcuno vuole avere un’idea di come funzionano le cose nel centrodestra, può guardare la vicenda immigrazione: la relatrice Bertolini di Fi corregge sotto dettatura padana le norme per la regolarizzazione delle colf, Bossi non le vuole e si ripristina il tetto e la moderazione del povero Follini va gambe all’aria”.
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