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SeaWatch3: nominati i tutori volontari per i 15 minori soli

A dare la notizia è la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania. Ieri le parole della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. La Garante per l'Infanzia: «È attraverso il tutore che possono essere esercitati tutti i diritti dei ragazzi arrivati soli nel nostro Paese. Le decisioni sul presente e sul futuro di ciascun ragazzo devono essere ora assunte valutando caso per caso la sua storia»

di Sara De Carli

«Sono stati tutti nominati, sì. Quanti? Sono 15 i minori non accompagnati a bordo. I tutori sono volontati, in base alla legge 47». Ruba pochi secondi alla riunione in cui è impegnata Maria Francesca Pricoco, Presidente di Tribunale per i Minorenni di Catania. Ma la notizia c'è. I minori non accompagnati presenti a bordo della Sea Watch 3 da oggi hanno un tutore volontario. Lo aveva chiesto nei giorni scorsi il procuratore per i minorenni di Catania Caterina Ajello, l'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza Filomena Albano, l'Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, presieduta dalla stessa Pricoco. E ieri la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, rispondendo a una richiesta sollevata proprio dalla Sea Watch 3, aveva scritto nero su bianco che «le Gouvernement est prié d’apporter aux 15 mineurs non accompagnés qui se trouvent à bord l’assistance juridique appropriée (par exemple des mesures de tutelle), et de tenir la Cour informée régulièrement de l’évolution de la situation des requérants».

La Corte non ha ordinato lo sbarco dei migranti, limitandosi a dire all’Italia di «prendere tutte le misure necessarie» per fornire a tutte le persone a bordo medicinali, cibo, acqua e prodotti di prima necessità e dedicando particolare attenzione ai minori. Per Filomena Albano, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, «la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo ha riconosciuto la centralità della figura del tutore per i minori stranieri non accompagnati presenti sulla nave Sea Watch 3 in acque territoriali italiane. È attraverso il tutore che possono essere esercitati tutti i diritti dei ragazzi arrivati soli nel nostro Paese. La Corte ha richiesto al Governo italiano di assicurare ai minorenni un’adeguata accoglienza nel rispetto delle norme, in linea con la segnalazione inviata qualche giorno fa dall’Autorità garante al presidente Conte e al ministro Salvini. Ben venga dunque la tempestiva nomina dei tutori da parte del Tribunale per i minorenni di Catania». Le decisioni sul presente e sul futuro di ciascun ragazzo – conclude Filomena Albano – «devono essere ora assunte valutando caso per caso la sua storia personale, familiare e sociale. Lo richiede il rispetto del principio del superiore interesse del minore sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».


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