Welfare

Sindrome da reduci. Una rete per aiuto

Il ritorno alla vita normale dopo gli anni esaltanti della missione all’estero: per molti ex cooperanti sono davvero uno shock.

di Paolo Giovannelli

I volontari della Federazione degli organismi cristiani del servizio internazionale volontari (Focsiv) stanno tessendo la loro ?Rete?. Sarà pronta per il 2000, per potenziare la voce e le possibilità di reinserimento di chi ha operato nel Sud del mondo e ha fatto poi ritorno in Italia. Dopo l?iniziativa del dicembre dello scorso anno, svoltasi a Verona con forte partecipazione dei volontari rientrati, ora sono stati fatti altri passi in avanti. «È stato soprattutto», afferma il direttore generale di Volontari del mondo-Focsiv, Sergio Marelli, «il momento giusto per contarci. Ed è emerso, anche se qualcuno se ne stupirà, che in Italia siamo in tanti: ben 13 mila volontari rientrati! Nostra esigenza principale, comune a tutti i 13mila di rientro in ventisette anni, è ora valorizzare il notevole patrimonio di esperienze, ideali e capacità acquisito nelle missioni nei Paesi in via di sviluppo. Un bagaglio prezioso che, purtroppo, in passato è stato quasi sempre disperso. Anche noi, come Focsiv», nota il direttore generale, con un pizzico d?autocritica, «avremmo dovuto impegnarci di più per valorizzare questa ricchezza, cosa che intendiamo fare ora con la creazione della Rete nazionale dei volontari rientrati». Quello dei volontari rientrati resta ancora un vero e proprio ?mondo sommerso?, invisibile ai più, ignorato dalla grande politica e dall?opinione pubblica. Un pur parziale, ma realistico identikit del volontario rientrato, potrebbe essere il seguente: uomo o donna che ha valorizzato l?immagine dell?Italia nel mondo, ma verso cui il Paese non sembra oggi affatto riconoscente. Loro, i volontari rientrati, scherzando, si definiscono ?specie in via d?estinzione?. «Al pari delle esperienze di solidarietà all?estero», spiega il cinquantenne Giovanni Sarzo, volontario rientrato dal Perù, dov?era impegnato per l?ong Prodocs e oggi infermiere in una clinica romana, «il nostro rientro in Italia è fatto di difficoltà che ci accomunano. Fra i problemi più gravi, il lavoro e la casa, poiché molti dopo il rientrano da un servizio di volontariato a lungo termine se ne ritrovano privi. Le loro domande sono sempre le stesse: dove andare, cosa fare, a chi rivolgersi? Ma esiste anche una vera e propria sindrome, una sottile ma insidiosa malattia psicologica», conclude Sarzo, «che è quella del cosiddetto disagio da rientro, legata alla difficoltà di ricrearsi immediatamente nuovi punti di riferimento in Italia, anche a livello di amicizie e di affetti. È difficile, in poche parole, ritornare alla solita vita». «È nata pertanto l?idea», riprende ancora Sergio Marelli, «di creare la Rete nazionale dei volontari rientrati, aperta a tutti, con obiettivo prioritario di dotarsi degli strumenti per superare l?isolamento del volontario rientrato. L?esempio viene dalla Delegation catholique pour la cooperation (Dcc), l?organismo della Conferenza episcopale francese per la cooperazione allo sviluppo, che sta sostenendo i propri volontari rientrati reinserendoli con programmi di attività interculturali e di educazione allo sviluppo. Noi, al momento, abbiamo già attivato un apposito sportello informativo telefonico chiamato InformarVi? Volontariato internazionale, che risponde allo 06/6876706, con lo scopo di avvicinarci meglio ai nostri volontari rientrati e coinvolgerli di nuovo nelle attività del settore non profit». Ma in che modo volontari rientrati in tempi diversi e sparsi sul territorio nazionale possono sin d?ora contribuire alla loro nuova Rete? «Creando un circuito d?informazione, di sensibilizzazione e di coinvolgimento in grado di collegare molti di loro. Inoltre», spiega Marelli, «organizzando una Banca dati. Uno strumento utile a tutti per reinserirsi. Reinvestendosi nella società». Per informazioni sulla Rete nazionale dei volontari rientrati: Volontari nel mondo – Focsiv, tel. 06.6877796/06.6877867; fax 06/6872373. E-mail: focsiv@www. glauco.it . Sportello informativo telefonico ?InformarVi? Volontariato internazionale?. Telefono: 06.6876706.


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