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Ma Scognamiglio non è Bill

Negli Stati Uniti l'amministrazione Clinton spende mille miliardi l'anno per finanziare il Civil Service,il servizio civile nazionale aperto a tutti.

di Redazione

Mille miliardi all?anno: il costo, a regime, del futuro e futuribile esercito professionale italiano è quanto spende il governo americano per il proprio Civil Service nazionale. Lo scopo dei due stanziamenti, almeno sulla carta, è lo stesso – servire la propria patria -, ma come si potrà ben capire, i risultati a livello sociale sono ben diversi. Il welfare è ormai un ricordo sbiadito e il cittadino, privato dello Stato-mamma, deve iniziare a sentirsi e a rendersi partecipe. È proprio questo lo scopo del servizio nazionale negli Stati Uniti, un arruolamento civile fortemente voluto dall?amministrazione Clinton, non obbligatorio ma sufficientemente ?sponsorizzato? da attirare ben 93 milioni di americani, che con una media di 218 ore di volontariato a testa sono in grado di produrre qualcosa come 20,3 miliardi di ore di lavoro annue a vantaggio della società. I benefits che spingono i giovani Usa verso la partecipazione attiva alla società si presentano sotto forma di crediti formativi da spendere durante l?università.
Una realtà unica al mondo, dunque, cui il governo Blair, dopo anni di silenzio tatcheriano, ha attinto a piene mani per proporre il proprio New Deal dedicato ai giovani; una politica di partecipazione, quella inglese, tuttavia più orientata verso una sorta di intervento verso le emergenze sociali, più che alla costruzione di un senso attivo di cittadinanza.
Il Civil service americano si pone quindi come riferimento obbligato per tutti quei Paesi che, come il nostro, ragionano (o almeno ci provano) per creare un periodo di partecipazione alla collettività che sia slegato al discorso della Leva obbligatoria.
Un problema che, per esempio, non ha interessato Paesi come Francia, Olanda e Belgio, dove anche prima dell?abolizione della Leva, le cifre del servizio civile erano di poco conto. Ma che si pone come una questione vitale in Paesi come Spagna e Germania, dove l?attività svolta dalle migliaia di obiettori di coscienza costituisce un?ossatura fondamentale per la vita dello stato sociale (in Germania l?intero sistema sociosanitario è basato sul lavoro degli obiettori), al punto da imporre ai governi una forzata posticipazione alla decisione di abolire la Leva con lo scopo di creare delle forze armate professionali.
F. C.

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