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Torquato Tasso, il liceo che fa scuola

isole felici: Un famoso liceo di Roma ha recepito le norme ministeriali interpretandole con flessibilità,facendo felici studenti e professori

di Redazione

«C hi esce dal Tasso si riconosce lontano un miglio». Il solito slogan acchiappa-studenti, e quote d?iscrizione, di inizio autunno? No. Un dato di fatto che università italiane, uffici di collocamento e datori di lavoro potranno constatare di persona non appena avranno tra le mani i diplomi di scuola superiore di chi, il tanto temuto Esame di Stato ?99, l?ha sostenuto al liceo classico Tasso di Roma. Uno dei pochi Istituti del Bel Paese ad aver scritto in calce alla votazione finale della maturità un giudizio di merito sul candidato basato sui crediti formativi accumulati dallo studente negli ultimi tre anni di scuola superiore. Su quel 95% di promossi alla maturità che il ministero della pubblica istruzione ha orgogliosamente annunciato lo scorso mese di luglio, i maturati del Tasso sono insomma quelli che al mondo degli adulti si presentano con una sorta di curriculum attestante, oltre a un voto in centesimi, quante lingue straniere parlano, che tipo di esperienze lavorative hanno avuto durante la scuola, se eccellono in qualche sport e se davvero sanno usare i sistemi informatici. Insomma, un?oasi di efficienza, servizio agli studenti e buon funzionamento dell?autonomia scolastica nel maremoto creato dai bonus formativi alza media. Come è stato possibile? «Semplicemente applicando la normativa ministeriale con tanto impegno, un po? di intelligenza e flessibilità», risponde Achille Acciavatti. Il preside ?illuminato? del Tasso che a ?Vita? ha rivelato la sua ricetta per fare del credito formativo un vero strumento di crescita e qualificazione dei ragazzi. Prima regola, non cadere nelle trappole disseminate involontariamente sulla strada di studenti e consigli di classe dalla normativa ministeriale. «Per evitare di discriminare tra gli studenti ricchi e quelli meno abbienti che non possono permettersi vacanze studio in giro per il mondo», spiega il professor Acciavatti, «abbiamo deciso di non convalidare come crediti formativi i soggiorni all?estero. Perché un corso di francese, tedesco o spagnolo sia ritenuto valido come bonus formativo, bisogna che i nostri studenti lo seguano per almeno un anno, o 100 ore di lezione, e presentino un certificato attestante cosa hanno imparato». Un certificato che, a differenza delle fotocopie stropicciate o i fogli di quaderno impreziositi dai timbri più strani che sono stati depositati nelle scuole di mezza Italia, siano scritti sulla carta intestata dell?ente presso cui i ragazzi svolgono attività extrascolastiche e riportino descrizione dettagliata dei compiti svolti, le competenze acquisite e la loro precisa valutazione. «Ai ragazzi lo abbiamo spiegato con una circolare distribuita in tempo utile per organizzare una seria raccolta punti e non cercare di farsi passare per campioni di tennis e patiti del volontariato a un mese dall?esame». Cosa valeva e cosa no gli studenti del Tasso l?hanno capito subito: come attività sportiva, solo quella agonistica o preagonista attestata da associazioni sportive iscritte al Coni o alle federazioni, come volontariato esperienze prolungate e opportunamente descritte. Risultato? Il 90% delle domande presentate sono state accolte e sommate al punteggio finale dal consiglio di Classe. Che ha interpretato il credito scolastico come suggerito dagli studenti italiani: un bonus da valutare con un massimo di tre punti e sommare ai crediti scolastici di chi, con la media e l?impegno, non raggiunge i 20 punti stabiliti dalla legge e un giudizio di merito per chi i 20 punti li conquista a scuola e ha diritto a che le proprie ?conquiste? extrascolastiche vengano riconosciute e certificate. «A guidarci nella valutazione finale è stato il buon senso», spiegano al Tasso. A seconda delle esigenze degli studenti, insomma, un?esperienza di scoutismo è stata valutata mezzo punto, 1 punto oppure trasformata in un giudizio del tipo «capacità di organizzazione logistica e lavoro di gruppo maturata come scout».


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