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Bambini scomparsi. I dati di Telefono Azzurro per il Missing Childrens Day

Ogni due minuti in Europa scompare un bambino. I minori stranieri non accompagnati sono la nuova frontiera dell’intervento: parliamo di 10mila bambini secondo i dati Europol, ma il fenomeno è in crescita ed è ampiamente sottostimato. Il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, lancia l'allarme: "bambini e adolescenti stranieri che arrivano nel nostro Paese sono soli e rischiano di scomparire, coinvolti in traffici illeciti, devianti e vittime della tratta, impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale"

di Marco Dotti

Ogni due minuti, in Europa, arriva la segnalazione di un minore scomparso. Missing Children Europe, la rete che unisce 29 Ong che gestiscono altrettante linee telefoniche di segnalazione e aiuto in 24 Paesi europei, lancia l'allarme: c'è un numero sempre crescente di bambini invisibili. Sono 209mila le segnalazioni ricevute al numero unico europeo 116.000, attivo 24 ore su 24, in Italia gestito dal 25 maggio 2009 da Telefono Azzurro in convenzione con il Ministero dell’Interno. Almeno 10mila di queste segnalazioni riguardano minori migranti non accompagnati.

Secondo l'Ufficio europeo di polizia (EUROPOL) sarebbero almeno 10 000 bambini rifugiati dispersi dopo il loro arrivo in Europa, ma il numero potrebbe essere sottostimato, anche perché molti bambini scompaiono ben prima di essere registrati o identificati dalle autorità.
Nel solo mese di febbraio 2016, i bambini migranti scomparsi hanno raggiunto tassi del 90-95% dall'Ungheria, dopo aver passato da uno a tre giorni in istituti di accoglienza. In Slovenia, circa l'80% dei bambini sono scomparsi. In Svezia, circa 7-10 bambini sono dati per dispersi ogni settimana, mentre nell'Austria che vorrebbe erigere muri, ben 100 bambini sono scomparsi da un unico centro di accoglienza.

In totale, nel 2015, sono stati 88.300 i bambini che hanno fatto richiesta di asilo nell'Unione Europea. Ma, anche qui, il numero è altamente sottostimato: molti bambini non sanno, non possono perché ridotti in schiavitù, fare alcun tipo di richiesta alle autorità. Autorità viste, oltretutto, con timore.

Le chiamate alle linee del 116.000 su questi casi risultano ingannevolmente basse: solo il 2% i casi a livello europeo nel 2015, segno di una grande sottostima del fenomeno. Se dal 2009 al 2014 le percentuali italiane si allineano a quelle europee, dal 2015 fino al primo trimestre del 2016, l’esplosione del fenomeno migratorio nel nostro Paese si riflette in un notevole incremento della tendenza: nel 2015 i casi di minori stranieri non accompagnati rappresentano ben il 40% dei casi, e solo nei primi tre mesi del 2016 ammontano a 33 segnalazioni ricevute.

“L’attualità ci porta a concentrare ancora di più l’attenzione sui minori stranieri non accompagnati. Il fallimento del sistema di integrazione per questa fascia di minori incide in modo significativo sulla loro scomparsa. Spesso i bambini e gli adolescenti stranieri che arrivano nel nostro Paese sono soli e rischiano di scomparire, coinvolti in traffici illeciti, devianti e vittime della tratta, impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale”, ha commentato Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, membro del board di Missing Children Europe e delegato da MCE, nel corso dell'evento “Bambini scomparsi, sfruttati, non accompagnati: i rischi di un’infanzia senza futuro”, in corso a Roma, Palazzo Ferrajoli, In occasione della Giornata Internazionale dei Bambini Scomparsi.

La Giornata Internazionale per i Bambini Scomparsi cade il 25 maggio di ogni anno, dal 1983, e nasce per ricordare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio 1979 e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno, lanciando un messaggio di solidarietà e speranza ai genitori che non hanno più notizie dei loro bambini. Viene celebrata nell'ambito della rete Globale per i Bambini Scomparsi – un programma del Centro Internazionale per i Bambini Scomparsi e Sfruttati (ICMEC) – che opera per sensibilizzare sul tema dei bambini scomparsi, trattandosi di un fenomeno riguarda tutti i paesi del mondo: secondo stime recenti, almeno 8 milioni di bambini scompaiono ogni anno, vale a dire 22.000 bambini al giorno.

“Per questo – osserva il professor Caffo – è necessaria una maggiore partecipazione da parte delle Istituzioni non solo per prevenire la scomparsa dei minori stranieri non accompagnati ma anche per rafforzare il sistema di accoglienza, di integrazione e di cura di cui essi oggi godono”.

In Europa, nel 2015, sono state 209.841 le chiamate ricevute dalla rete europea per i bambini scomparsi. Di queste, il 54% ha riguardato segnalazioni per fughe da casa, mentre il 29% casi di sottrazione parentale. Nello stesso anno, in Italia, sono stati 163 i casi di bambini scomparsi, fuggiti da casa/istituto o soggetti a rapimento, gestiti da Telefono Azzurro, attraverso il 116.000, il Centro Nazionale di Ascolto 19696 e il Servizio 114 Emergenza Infanzia. Ma Il 2015 è stato un anno particolarmente impegnativo per le hotlines europee del 116.000. I finanziamenti dell’Unione europea, sui quali molte linee fanno affidamento, sono stati interrotti, portando a una diminuzione del bilancio (52%) e delle risorse impiegate nella gestione del servizio (31%). Un calo, quest’ultimo, che ha reso impossibile dare una risposta al 39% di chiamate in arrivo, a fronte di un aumento consistente di casi dal 2011 al 2014.

I casi gestiti da Telefono Azzurro

Nel 2008 l’Autorità italiana per le Garanzie nelle Comunicazioni ha reso disponibile e considerato riservato per l’uso da parte del Ministero dell’Interno, anche avvalendosi di soggetto esterno, il 116 000 – Linea telefonica diretta per i minori scomparsi”. Dal 25 maggio 2009 – giornata internazionale dei bambini scomparsi – il 116 000 è attivo nel nostro Paese e gestito da Telefono Azzurro, a seguito della firma di un Protocollo di Intesa con il Ministero dell’ Interno che ne ha determinato l’ affidamento diretto all’Associazione, che si è impegnata a mettere in campo risorse proprie per la gestione del progetto.

Il 116 000 gestito da Telefono Azzurro è un servizio gratuito e raggiungibile da telefonia fissa e mobile da tutta Italia. Il suo compito è quello di rispondere 24h su 24 alle segnalazioni provenienti dal territorio nazionale relativamente a situazioni di scomparsa di minori e supportare le indagini delle autorità competenti attraverso accordi e procedure operative che Telefono Azzurro ha definito e condiviso con le Forze di Polizia e le Autorità competenti.

Una volta raccolte le informazioni necessarie, una banca dati con l’indicazione delle Forze di Polizia competenti territorialmente consente di inoltrare tempestivamente le segnalazioni ricevute ai nodi competenti a livello locale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri attraverso un contatto telefonico e un messaggio di posta elettronica che parte in automatico dopo la compilazione della scheda informatizzata di raccolta dati. Il Servizio 116.000 nasce anche con l’obiettivo di creare una rete di intervento sinergica fra i diversi servizi negli Stati Membri al fine di agevolare le possibilità di intervento e il ritrovamento dei bambini scomparsi: per questo motivo le segnalazioni riguardanti Paesi in cui è già attivo il 116.000, vengono immediatamente inoltrate alle rispettive hotline.

Da un’analisi di casi gestiti da Telefono Azzurro dal 2009 al 31 marzo 2016 emerge che, dal punto di vista geografico delle attivazioni alle Forze dell’Ordine il 23,4% delle segnalazioni giunte al Servizio 116 000 è stato inoltrato alla Regione Lombardia.

L’attualità ci porta a concentrare ancora di più l’attenzione sui minori stranieri non accompagnati. Il fallimento del sistema di integrazione per questa fascia di minori incide in modo significativo sulla loro scomparsa. Spesso i bambini e gli adolescenti stranieri che arrivano nel nostro Paese sono soli e rischiano di scomparire, coinvolti in traffici illeciti, devianti e vittime della tratta, impiegati nelle maglie della criminalità, del lavoro nero e dello sfruttamento sessuale

Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro

La maggior parte dei minori coinvolti in situazioni di scomparsa e segnalati è di genere maschile (54 %), mentre la fascia d’età più coinvolta (tabella 6) riguarda i bambini che hanno un’età compresa tra quindici e diciassette anni (45.5 %), mentre il maggior numero di segnalazioni arriva per sottrazione di minore a opera di parenti.

Immagine in copertina: Un bambino nel campo di Idomeni, 23 maggio 2016 (Photo credit: AKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images)

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