Cultura

A 94 anni si diverte con Duets: grande Compay!

Recensione del cd "Duets" di Compay Segundo

di Walter Gatti

Con interesse sempre nuovo, con affetto e anche con un po? di (cinico) fastidio si assiste al trionfo del grande nonché riscoperto Compay Segundo, nonnetto 94enne lanciato nel firmamento della musica mondiale da quell?operazione di archeologia denominata Buena Vista Social Club. Di quel disco/film/progetto (in cui pure Wim Wenders ci ha messo lo zampino), firmato da Ry Cooder, Compay (al secolo Francisco Repilado) era la vera star e, com?è giusto, è stato proprio lui a godere il massimo di notorietà successiva, fama che aumenta a ogni nuova uscita rendendo onore a chi ha vissuto circa 60 anni nell?anonimato del protezionismo-isolazionismo cubano. Ora Compay se ne esce con Duets, raccolta di registrazioni in cui è accompagnato da personaggi variamente importanti (si va da Antonio Banderas a Charles Aznavour), con cime di gusto vellutate (l?incedere di Lagrimas Negras in compagnia di Cesaria Evora e di Macusa con Pablo Milanes valgono l?acquisto..) e una buona medietà, che vede all?opera Omara Portuondo, Khaled, Silvio Rodriguez e altri. Il fastidio di cui si parlava in apertura? Sinceramente è di due tipi. Il primo appartiene alla categoria del fato: perché mai non ce lo siamo scoperti prima, questo vegliardo? Il secondo è roba da marketing: non è che l?imperativo categorico sia diventato spremere il massimo dal buon Compay, costi quel che costi? Bah, risposta non c?è, e finché il buon Francisco si diverte, al diavolo anche i mercanti…


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