Formazione

Svista leghista: 500 mila colf e badanti “regolari”

Umberto Bossi s'infuria con i suoi, ma il ministro per il rapporti con il Parlamento Giovanardi smentisce: "Stime inesistenti. Sono meno della metà".

di Ettore Colombo

Mezzo milione di immigrati, che lavorano come colf o assistenti a malati e anziani, saranno regolarizzati grazie anche ai voti dei leghisti. Si avvicina, infatti, al mezzo milione il numero delle collaboratrici domestiche e delle ”badanti” che otterranno un regolare permesso di soggiorno in base alla legge Fini-Bossi, che in questi giorni verrà esaminata dal Parlamento con procedura d?urgenza. Sono queste le stime dei ministeri dell’Interno e del Welfare, che hanno provocato una ”tirata di orecchie” da parte di Bossi ai suoi senatori, che hanno votato la normativa. La regolarizzazione, introdotta dal Senato rispetto al testo approvato dal Consiglio dei ministri, doveva interessare circa 70-80.000 persone. Le stime del ministero degli Interni, dopo il sì del Senato, sono salite a 300.000 e oggi, secondo le previsioni del dicastero del Welfare, si attesterebbero intorno alle 500.000. Uno dei motivi della lievitazione dipende dalla formulazione stessa della norma da parte del Senato. Si parla, infatti, della possibilità di regolarizzare una colf ogni famiglia, ma per le cosiddette ”badanti”, cioè le persone che svolgono un servizio di assistenza ad anziani, malati e disabili, non c’è un limite per famiglia . Questa svista ha provocato l’arrabbiatura di Umberto Bossi che ha ”strigliato” i suoi senatori, a partire dal vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, che non ha potuto far altro che prendere atto dell?errore. Ma il governo smentisce, e seccamente, per bocca del ministro per i rapporti col Parlamento, Carlo Giovanardi, che smentisce le cifre che circolano e invita la Lega a stare tranquilla: secondo gli unici dati certi queste arrivano a non più di qualche ”Non c’è nessuna stima neppure ufficiosa del numero delle colf da regolarizzare né da parte del ministero dell’Interno né da parte di quello del Lavoro: l’unico dato certo è che per l’ultima sanatoria generalizzata di circa tre anni fa presentarono domanda di regolarizzazione circa 250mila clandestini che lavoravano in nero nell’agricoltura, nell’industria, nei servizi, nel commercio ambulante e anche nei servizi domestici”. ”Si può pertanto presumere – conclude – che di questi 250mila una percentuale più o meno consistente sia stata di colf: il che riporta il problema ad una consistenza verosimile di qualche decina di migliaia di casi di colf e badanti che giustamente con la nuova legge si vuole regolarizzare. Questa è la realtà che penso possa tranquillizzare anche il collega Bossi…”.


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