Welfare

Ue, incidenti da lavoro nel mirino.

Allo studio una politica sul lavoro per prevenire le malattie e gli incidenti professionali e per reinserire le vittime nel mondo del lavoro.

di Redazione

Allo studio dell’Unione europea una politica sul lavoro per prevenire le malattie e gli incidenti professionali e per reinserire le vittime nel mondo del lavoro. I responsabili dell’Unione riuniti a Bilbao, in Spagna, in una conferenza organizzata dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute al lavoro hanno affrontato il problema delle varie centinaia di migliaia di persone di ogni età che, vittime di incidenti o malattie professionali non hanno più la possibilità di trovare un lavoro. Oltre ai drammi umani che rappresentano, le malattie e gli incidenti professionali hanno un “costo” per la società: ogni anno nell’Ue fanno perdere centinaia di milioni di giornate di lavoro. Gli esperti valutano questa perdita fra i 185 e i 270 miliardi di euro. Nel corso della conferenza sono stati indicati i vari aspetti del fenomeno e secondo gli esperti si impone un’azione preventiva per ridurre il numero delle vittime. Esistono già delle direttive destinate a garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, ma occorre ugualmente far conoscere in tutta l’Unione le strategie di prevenzione che hanno dato buoni frutti. In quanto poi alle vittime di malattie e indicenti professionali, non bisogna più considerarli come persone in stato di “inabilità al lavoro”, ma piuttosto come delle persone che hanno una “abilità diversa”. Permettendo così un reinserimento nel mondo del lavoro adattando il lavoro alle persone e non il contrario. La riunione di Bilbao è servita inoltre a mostrare la necessità di includere la salute e la sicurezza nella politica europea del lavoro.


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