Mondo

Liberati dopo 19 mesi i due italiani rapiti in Colombia

Ieri sera ono stati liberati i due tecnici rapiti in Colombia dall’ELN il 15 settembre 2000 e nelle mani dei guerriglieri da 19 mesi. Il ruolo di Sant'Egidio

di Redazione

Claudio Cellario e Pietro Bocchiola sono stati consegnati all?Ambasciatore d?Italia in Colombia, Felice Scauso, e al rappresentante della Comunità di Sant?Egidio, Riccardo Cannelli. Il rilascio é avvenuto all?aeroporto internazionale Rionegro, a 40 km da Medellin, tramite un delegato del Comitato Internazionale della Croce Rossa. La liberazione dei due italiani avviene a oltre un mese da quella di Karel Dick un giovane belga di 24 anni, liberato dall?ELN il 4 marzo scorso. In quell?occasione la Comunità di Sant?Egidio ha collaborato con il vicepresidente del Parlamento Belga. Karel Dick era stato sequestrato alla fine di settembre del 2001 dallo stesso fronte ?Carlos Alirio Buitrago? che deteneva anche i due italiani. Si tratta di un reparto dell?ELN operante nella zona orientale della Colombia, nel dipartimento di Antioquia. Inoltre già il 10 novembre 2001, Gaetano Izzia, il primo dei tre tecnici italiani della ?Carle e Montanari? rapiti nelle medesime circostanze, era stato liberato e consegnato alla Comunità di Sant?Egidio, sempre nei pressi di Medellin. Per la liberazione di Claudio Cellario e Pietro Bocchiola, così come per le precedenti, non è stato pagato alcun riscatto.Tali liberazioni sono tutte avvenute senza condizioni e per ragioni umanitarie. Gli sforzi della Comunità di Sant?Egidio per il rilascio dei rapiti in Colombia dura dalla metà del 2001. Per più di un anno ha lavorato per ottenerne il rilascio, dopo una fase in cui si erano persi i contatti. Negli ultimi mesi il rappresentante di Sant?Egidio ha svolto diverse missioni nell?area ottenendo significativi passi avanti nell?impegno per la liberazione dei rapiti. Di recente ha inoltre effettuato alcuni incontri ad alto livello con dirigenti politici dell?ELN a La Avana (Cuba), per favorire una decisione umanitaria. Tali passi si sono rivelati decisivi: dopo alcuni giorni l?ELN ha confermato la sua decisione di liberare i tecnici comunicandola per telefono all?Ambasciatore d?Italia Felice Scauso. Durante i 19 mesi di trattative la Comunità di Sant?Egidio é stata in contatto permanente con l?Ambasciata d?Italia in Colombia e con l?Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri a Roma, oltre che in costante collegamento con le famiglie dei rapiti. La liberazione di Cellario e Bocchiola avviene in un momento particolarmente delicato in Colombia, a due mesi dall?interruzione del processo di pace con l?altro gruppo guerrigliero colombiano FARC, mentre l?ELN negozia a Cuba con il governo della Colombia in vista di un accordo di tregua di 6 mesi. La liberazione dei due tecnici italiani rappresenta senz?altro un segno positivo offerto dall?ELN che si inserisce anche in tale prospettiva.


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