Cultura

Cina: polizia distrugge chiesa in costruzione

Il terreno e l'autorizzazione era stata rilasciati dalle autorità locali di Xiao Zhao, a 200 km. a sud di Pechino. Il vescovo locale è stato più volte messo agli arresti domiciliari: l'ultima, il 21

di Daniela Romanello

L’11 aprile una chiesa della diocesi non ufficiale di Zheng Ding è stata distrutta dalla polizia nel villaggio di Xiao Zhao (provincia dell’Hebei), a 200 km a sud di Pechino. Il terreno e l’autorizzazione erano stati dati dalle autorità locali. I fedeli, riferiscono fonti dell?agenzia Fides, pensano che la denuncia sulla illegalità della costruzione e la conseguente distruzione siano stati voluti da autorità superiori. Ieri mattina, circa 200 poliziotti hanno invaso il villaggio. Alcuni tank militari hanno buttato giù le mura dell’edificio sacro, mentre le fondazioni sono state sventrate dall’esplosivo. I fedeli, circa 700, non hanno potuto intervenire. Testimoni oculari dicono che essi sono rimasti a guardare “piangendo e in preghiera”. La chiesa, iniziata 3 mesi fa, era stata costruita per un terzo, con una spesa già effettuata di circa 60mila US$, proveniente da diversi benefattori. Vescovo non ufficiale di Zheng Ding è mons. Giulio Jia Zhiguo, 66 anni, un pastore molto impegnato, che periodicamente è messo agli arresti domiciliari. L’ultima volta è stato il 21 marzo scorso. La polizia lo aveva internato per alcuni giorni, imponendogli di non celebrare alcuna rito pubblico durante la Settimana Santa e a Pasqua. Due anni fa, organizzazioni umanitarie internazionali denunciarono la Cina per aver distrutto più di 1.500 chiese e templi religiosi nella zona del Zhejiang (Cina sud-est). La politica religiosa del governo permette ai fedeli di riunirsi solo in luoghi ufficialmente registrati presso l’Ufficio Affari Religiosi.


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