Famiglia
Gli occhi del satellite.
Il dispositivo, sperimentale, si basa sul Sistema di posizionamento globale (Gps). Una voce sintetizzata trasmette tutte le indicazioni sull'ambiente circostante.
di Redazione
Il cielo sopra di noi è costellato, oltreché di stelle, di un numero non quantificabile, ma sicuramente elevato, di occhi. Un?immagine forse un po? troppo poetica per descrivere oggetti di uso militare e commerciale come i satelliti, ma che rende bene l?idea, ancora alla fase sperimentale, avuta in alcune università americane e inglesi ma sviluppata anche e soprattutto in Italia: quella di sfruttare questi occhi come ausilio per la mobilità dei non vedenti.
Se, infatti, il sistema cosiddetto Gps (Global Positioning System, Sistema di posizionamento globale) dopo le applicazioni militari ha mostrato la sua utilità anche in ambito civile – per esempio come sistema di guida computerizzata sulle autovetture – potrebbe essere utilmente impiegato anche come un vero e proprio ausilio per la mobilità dei ciechi. E uno studio di fattibilità in tal senso è stato avviato proprio nel nostro Paese, a opera di un gruppo di studio che fa riferimento a Elisabetta Benelli, che nell?ultimo numero de ?Il corriere dei ciechi?, il mensile curato dall?Unione italiana ciechi (Uic), ha spiegato il suo funzionamento e il suo reale utilizzo in un futuro neanche troppo lontano.
Il prototipo di studio predisposto dal team dell?architetto Benelli è grande poco più di un cellulare, con la forma che ricorda il calcio di una pistola. Alla sua estremità è stato predisposto un inserimento studiato, con dimensioni standard, perché al dispositivo sia collegato il bastone bianco tipico dei non vedenti, che oltre a essere l?ausilio più utilizzato, ha anche la funzione di segnalare la condizione di cecità ai vedenti. Con bastone e apparecchio Gps, quindi, anche il soggetto cieco può avventurarsi in ambienti che, per esempio, non conosce (zone o addirittura città diverse), cosa altrimenti non possibile o comunque pericolosa: il dispositivo, ricevendo direttamente dal satellite le informazioni sulla posizione e la direzione del soggetto, gli comunicherà tramite messaggi vocali – e un?auricolare – la presenza di ostacoli, di strade trafficate, oltre a suggerire il percorso più semplice e veloce, calcolato tra il punto di partenza e quello di arrivo.
Tutte le operazioni sopra descritte potranno essere svolte tramite i cinque tasti di cui è dotato l?apparecchio, interruttori multifunzione il cui operato viene descritto in tempo reale dal sintetizzatore vocale di cui è dotato il dispositivo. Benché lo studio di fattibilità del progetto sia andato a buon fine, e l?apparecchio rappresenti senza dubbio una sorta di rivoluzione nel campo dell?autonomia per i non vedenti, non è ancora possibile determinare quando potrà diventare un oggetto di uso comune. Per ulteriori informazioni, Corriere dei ciechi, via Borgognona 38, Roma, tel. 06.69.98.84.11,email: estri@imagetime.it.
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