Famiglia

Immigrazione, legge Bossi-Fini la posizione dell’Onu

L'ha spiegata l'Alto commissario dell'Onu per i Rifugiati Rudd Lubbers in una conferenza stampa a Roma

di Redazione

L’Italia ”è disposta” ad analizzare le proposte di modifica avanzate dall’Alto commissariato dell’Onu per i Rifugiati a proposito del disegno di legge ‘Bossi-Fini’ sull’immigrazione, che sta per essere approvato alla Camera. Lo ha annunciato l’Alto commissario dell’Onu per i Rifugiati Rudd Lubbers in una conferenza stampa a Roma, nel corso della quale ha reso noti i risultati di una serie di colloqui avuti con le autorita’ italiane in materia di asilo e rifugiati. Lubbers è arrivato due giorni fa nella capitale per una visita ufficiale, che ha compreso un ampio giro di colloqui con le autorita’ italiane e una cena con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ieri a Villa Madama, insieme ad altri responsabili degli uffici dell’Onu. Scopo principale della visita in Italia era convincere l’Italia a modificare alcuni emendamenti del disegno di legge Bossi-Fini in materia di immigrazione. Le modifiche proposte dall’Unhcr riguardano appunto l’ammissione dei richiedenti asilo in frontiera, il funzionamento delle commissioni territoriali, la previsione di una forma di protezione umanitaria e, soprattutto, l’introduzione di un ricorso con effetto sospensivo, in vista delle possibili gravi ed irrimediabili conseguenze di un rimpatrio immediato. Nel corso del suo soggiorno, l’alto commissario Onu ha avuto colloqui anche con il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano e con i sottosegretari agli Esteri, Margherita Boniver e Alfredo Mantica. Lubbers ha incontrato inoltre il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan arrivato nella capitale per battezzare solennemente la nascita della corte Penale Internazionale. Il responsabile dell’ufficio dell’Onu per i rifugiati ha spiegato ai suoi interlocutori come ”l’immigrazione a tasso zero non porta da nessuna parte perche’ gli unici beneficiari sarebbero solo i trafficanti clandestini”. Da parte sua ”Berlusconi – ha detto Lubbers – mi ha assicurato la sua disponibilita’ ad analizzare le proposte dell’Unhcr, perche’ vuole avere riforme strutturali di buona qualità’. La stessa disponibilita’ gli e’ stata manifestata da Mantovano e Mantica. Lubbers ha ricordato come ”l’Italia sia l’unico paese dell’Unione europea a non avere una legge organica in materia di diritto d’asilo”, ecco perche’ l’Unhcr auspica che il disegno di legge in materia di immigrazione necessiti di alcune modifiche, affinche’ ”la legislazione possa essere in linea, perlomeno con gli standard minimi internazionalmente riconosciuti”. Lubbers ha sottolineato la propria posizione rispetto al provvedimento sull’immigrazione, in relazione in particolare al problema del diritto d’asilo. Condivide l’intenzione del governo – con il quale il dialogo è ‘apertissimo’ – di impedire l’abuso di questo diritto, ma ha rilevato che tuttavia il testo proposto ”rischierebbe di ledere in modo sostanziale alcuni diritti essenziali di richiedenti asilo e rifugiati”. Per Lubbers, infatti, il testo attualmente all’esame della Camera ”va modificato proprio per essere in linea con gli standard minimi internazionali”. Per questo, l’Unhcr ha elaborato quattro emendamenti specifici: ”per quanto riguarda l’ammissione dei chiedenti asilo sarebbe restrittivo pensare che la domanda possa essere presentata solo ai posti di frontiera e sarebbe invece importante che potesse essere presentata anche, ad esempio, nelle questure”. Secondo l’Alto Commissariato Onu, inoltre, in merito al funzionamento delle nuove Commissioni territoriali, bisognerebbe prevedere corsi di formazione ad hoc per il personale e la presenza di interpreti per un efficace funzionamento. L’Unhcr suggerisce poi la previsione di una forma di protezione umanitaria codificata, cioe’ introdotta nel testo di legge. ”Fondamentale infine – per l’Unhcr – l’introduzione del ricorso con effetto sospensivo, permettendo però al richiedente asilo di restare in Italia fino al termine della procedura, evitando così le possibili ed irrimediabili conseguenze di un rimpatrio immediato”.


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